Il conflitto cosmico

Lezione 9, 1° trimestre 22-28 febbraio 2025.

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Sabato pomeriggio, 22 febbraio

Testo della memoria:

“Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno". Genesi 3:15


“L'uomo caduto è legittimo prigioniero di Satana. La missione di Cristo è stata quella di salvarlo dal potere del suo grande avversario. L'uomo è naturalmente incline a seguire i suggerimenti di Satana e non può resistere con successo a un nemico così terribile se Cristo, il potente Conquistatore, non abita in lui, guidando i suoi desideri e dandogli forza. Solo Dio può limitare il potere di Satana. Egli va e viene sulla terra e cammina su e giù per essa. Non distoglie la guardia nemmeno per un attimo, per paura di perdere l'occasione di distruggere le anime. È importante che il popolo di Dio lo capisca, affinché possa sfuggire alle sue insidie. Satana sta preparando i suoi inganni, affinché nella sua ultima campagna contro il popolo di Dio non capiscano che è lui. 2 Corinzi 11:14: “E non c'è da meravigliarsi, perché Satana stesso si è trasformato in un angelo di luce”. Mentre alcune anime ingannate sostengono che non esiste, egli le fa prigioniere e opera in larga misura attraverso di loro. Satana conosce meglio del popolo di Dio il potere che può avere su di lui quando la sua forza è in Cristo. Quando invocano umilmente l'aiuto del potente Conquistatore, il più debole credente nella verità, affidandosi fermamente a Cristo, può respingere con successo Satana e tutta la sua schiera. Egli è troppo astuto per venire apertamente, con coraggio, con le sue tentazioni; perché allora le energie assopite del cristiano si risveglierebbero ed egli si affiderebbe al forte e potente Liberatore. Ma egli entra inosservato e opera sotto mentite spoglie attraverso i figli della disobbedienza che professano la pietà”. 1T 341.1

“Il Salvatore del mondo non ha avuto alcuna controversia con Satana, che è stato espulso dal cielo perché non era più degno di un posto lì. Colui che poteva influenzare gli angeli di Dio contro il loro supremo sovrano e contro il suo Figlio, il loro amato comandante, e arruolare la loro simpatia per sé, era capace di qualsiasi inganno. Per quattromila anni ha combattuto contro il governo di Dio e non ha perso la sua abilità e il suo potere di tentare e ingannare”. 1SM 279.1

Domenica 23 febbraio

È arrivato un nemico


Leggi Matteo 13:24-27. In che modo la parabola ci aiuta a comprendere il male nel nostro mondo?

Dio stesso illustra l’insegnamento di questa parabola col suo modo di trattare gli uomini e gli angeli. Satana è un ingannatore e quando peccò in cielo neanche gli angeli fedeli riconobbero pienamente il suo carattere, e fu per questo che Dio non lo distrusse subito! Se lo avesse fatto, i santi angeli non avrebbero capito la giustizia e la carità divine. Il dubbio sulla bontà di Dio sarebbe stato come un seme malvagio che avrebbe maturato un amaro frutto di peccato e dì dolore, perciò l’autore del male fu risparmiato affinché manifestasse appieno il suo carattere. Da lunghi anni Dio assiste con dolore all’opera del male e ha preferito sacrificare l’infinito dono del Calvario anziché permettere che qualcuno rimanesse ingannato dalle false rappresentazioni del maligno; non è stato possibile eliminare le zizzanie senza correre il pericolo di sradicare anche il buon grano. Non saremo anche noi tolleranti con i nostri simili come il Signore del cielo e della terra lo è con Satana? PV 42.4

Leggi Matteo 13, 28-30 alla luce della spiegazione di Cristo in Matteo 13, 37-40. In che modo anche questo fa luce sulla natura del conflitto cosmico?

Nonostante il monito dì Cristo, c’è chi ha cercato di estirpare la zizzania e la chiesa ha fatto ricorso al potere civile per punire quanti riteneva malfattori. Uomini che pretendevano di agire con l’assenso di Cristo hanno fatto imprigionare, torturare e mettere a morte chi dissentiva dalle dottrine ufficiali! Ma è lo spirito di Satana e non di Cristo a ispirare atti simili, è il metodo che egli applica per conquistare il mondo. La chiesa ha dato una falsa immagine di Dio trattando così i presunti eretici. PV 43.2

Questa parabola di Cristo ci insegna ad essere umili e a diffidare di noi stessi, non a giudicare e condannare gli altri. Non tutto quello che si semina nel campo è buon grano e il fatto che un individuo sia membro di chiesa non ne fa ancora un cristiano. PV 43.3

Finché il frumento era in erba la zizzania gli somigliava in modo incredibile, ma la somiglianza sparì quando nel campo biondeggiante, pronto per la mietitura, le erbacce inutili spiccavano per la loro differenza dal grano che s’inchinava sotto il peso delle spighe piene e mature. I peccatori, che fingono di essere religiosi, potranno confondersi per qualche tempo con i veri seguaci di Cristo per ingannare molti con quella parvenza di cristianità, ma al momento del raccolto di questo mondo finirà ogni somiglianza tra i buoni e i malvagi e si manifesteranno coloro che si erano uniti alla chiesa ma non a Cristo. PV 43.4

Alla zizzania si permette di crescere in mezzo al grano e di godere i medesimi benefici del sole e della pioggia, ma al tempo della raccolta si vedrà “di nuovo la differenza che v’è fra il giusto e l’empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve”. Malachia 3:18. Cristo stesso stabilirà chi è degno di vivere con la famiglia celeste e giudicherà ogni individuo secondo le sue parole e azioni. La mera professione di fede non avrà alcun valore, sarà il carattere a decidere del destino personale. PV 44.1

Lunedì 24 febbraio

L'origine del conflitto sulla Terra


Leggi Genesi 1:31. Che cosa rivelano le parole di Dio sullo stato della creazione quando Dio finì di creare e perché è importante questa risposta?

Dio aveva terminato l’opera della creazione. “Così furono compiti i cieli e la terra e tutto l’esercito loro”. Genesi 2:1. “E Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono...”. Genesi 1:31. L’Eden fiorì sulla terra. Adamo ed Eva potevano avvicinarsi liberamente all’albero della vita; neanche l’ombra del peccato e della morte deturpava ancora il creato. “...Le stelle del mattino cantavan tutte assieme e tutti i figli di Dio davan in gridi di giubilo...”. Giobbe 38:7.

Il Creatore aveva posto i fondamenti della terra; lo aveva arricchito di bellezza e armonia e riempito di cose utili all’uomo; Egli aveva creato tutte le meraviglie della terra e del mare. La grande opera della creazione era stata compiuta in sei giorni. Ma il Signore “...si riposò il settimo giorno da tutta l’opera che aveva fatta. E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso si riposò da tutta l’opera che aveva creata e fatta”. Genesi 2:2, 3. Soddisfatto, Egli considerò la sua opera: tutto era perfetto, degno delle sue mani. Dopo aver compiuto ogni cosa, si riposò: non perché fosse stanco, ma piuttosto per gioire delle opere della sua saggezza, della sua bontà e della sua gloria. PP 32.3

Leggi Genesi 3:1-7. Che cosa ci dice di come il male sia arrivato sulla terra? Che luce getta sulla natura del conflitto cosmico? (Vedere anche Ap 12, 7-9).

Non potendo più fomentare la ribellione in cielo, Satana trovò un nuovo espediente per manifestare il suo odio nei confronti di Dio: ideò un piano per distruggere l’uomo. Invidiava la pace e la felicità di Adamo ed Eva, che suscitavano in lui il ricordo di una serenità persa per sempre. Decise allora di indurli alla disubbidienza, facendo ricadere su di loro la responsabilità e le conseguenze del male. Avrebbe trasformato il loro amore in sospetto, i loro canti di lode in voci di contestazione nei confronti del Creatore. Il suo progetto aveva due obiettivi: trascinare degli innocenti nella sua stessa misera condizione e gettare il discredito su Dio e la desolazione in cielo. PP 37.1

Prendendo quei frutti — dichiarò il serpente — Adamo ed Eva avrebbero vissuto un’esperienza esaltante e nuovi orizzonti di conoscenza si sarebbero aperti davanti a loro. Quell’essere straordinario aggiunse di avere mangiato egli stesso il frutto proibito e di avere ottenuto per questo il dono della parola. Il Signore — insinuò Satana — aveva proibito loro di mangiare quel frutto perché era geloso e aveva paura che diventassero come lui. Aveva vietato loro di assaggiarlo e perfino di toccarlo, proprio a causa degli straordinari poteri che esso conferiva; non dovevano ascoltare l’avvertimento divino, che in realtà aveva solo lo scopo di intimorirli. Era impossibile che essi morissero: non avevano forse mangiato il frutto dell’albero della vita? Dio, evidentemente, aveva cercato di evitare che raggiungessero una felicità e uno sviluppo superiori. PP 39.2

Ancora oggi Satana compie con successo l’opera intrapresa ai tempi di Adamo: indurre gli uomini a dubitare della saggezza e dell’amore di Dio. Egli cerca costantemente di insinuare nell’uomo una curiosità irriverente, l’inquietudine e il desiderio di penetrare i segreti della saggezza e della potenza divine. Nel loro tentativo di scoprire ciò che Dio ha ritenuto opportuno tacere, molti trascurano le verità essenziali che Egli ha rivelato. Satana inganna gli uomini, li illude con il miraggio di conoscenze straordinarie. Esaltati dalle ideologie del progresso, essi si incamminano per un sentiero che porta alla degradazione e alla morte, perché disprezzano le richieste di Dio. PP 39.3

Martedì 25 febbraio

L'origine del conflitto nel cielo


Leggi Ezechiele 28:12-19 alla luce di Esodo 25:19-20. Qual è la natura della caduta di questo essere?

Ma qualcuno decise di sovvertire questa libertà. Il peccato ebbe origine proprio in colui che dopo Gesù era stato maggiormente onorato da Dio e che era il più potente e il più glorioso di tutti gli abitanti del cielo. Prima della sua caduta, Lucifero era il primo dei cherubini protettori, santo e immacolato. “Così parla il Signore, l’Eterno: Tu mettevi il suggello alla perfezione, eri pieno di saviezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden il giardino di Dio; eri coperto d’ogni sorta di pietre preziose... Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Io t’avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, perché (Diodati traduce “finché”) non si trovò in te la perversità”. Ezechiele 28:12-15. GC 386.2

Lucifero avrebbe potuto godere del favore di Dio, essere amato e onorato dalle schiere angeliche e utilizzare le sue nobili facoltà per il bene degli altri alla gloria del suo Creatore. Ma il profeta dice: “Il tuo cuore s’è fatto altero per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saviezza a motivo del tuo splendore...” Ezechiele 28:17. A poco a poco Lucifero cedette al desiderio dell’autoesaltazione: “...tu ti sei fatto un cuore come un cuore di Dio”. Ezechiele 28:6. “Tu dicevi in cuor tuo: ‘Io... eleverò il mio trono al disopra delle stelle di Dio; io m’assiderò sul monte dell’assemblea... salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo’”. Isaia 14:13, 14. Invece di impegnarsi perché Dio occupasse il posto supremo nell’affetto delle sue creature, Lucifero cercò di accattivarsi il loro appoggio e il loro omaggio. Desiderando assicurarsi l’onore che il Padre aveva conferito al Figlio, il principe degli angeli aspirò a quel potere che spettava solo al Cristo. GC 386.3

Leggi Isaia 14:12-15. Quale luce aggiuntiva getta sull'origine della grande controversia?

Comprendiamo che il nome di Satana prima che peccasse era Lucifero, e che egli peccò prima che Eva peccasse, che fu impersonato dal serpente che ingannò Eva. Considereremo quindi il peccato in cielo prima di considerare il peccato sulla terra.

“Satana, ci viene detto, non era l'unico peccatore in cielo, perché con lui fu cacciato dal cielo un terzo della schiera angelica (Ap 12, 4). Questi furono cacciati dal cielo perché diedero ascolto alle parole di Lucifero, un uomo del cielo, invece di dare ascolto alla parola di Dio. Questa fu la rovina degli angeli. Lucifero stesso cadde quando aspirò ad essere come Dio.

“Questi due peccati - la fiducia nell'uomo e il desiderio di esaltare se stessi - sono ancora gli elementi di peccato principali qui sulla terra. Questa fu la pietra d'inciampo di Eva e per molti ancora oggi è la pietra d'inciampo. No, l'appetito da solo non è stato la causa della caduta di Eva. Il serpente non disse: “Devi mangiare di questo frutto perché è meraviglioso, più delizioso di qualsiasi altro frutto del giardino di Dio”. Ma disse: “Dio sa che nel giorno in cui ne mangerete, i vostri occhi si apriranno e sarete come dèi, conoscendo il bene e il male”. Gen. 3:5.

“Il frutto, naturalmente, la attraeva, ma era tentata dall'idea di avere l'opportunità di essere esaltata al trono di Dio, di essere esaltata alla stessa posizione a cui aspirava Lucifero stesso. Lucifero deve aver creduto onestamente che sarebbe stato come Dio se gli angeli in cielo e gli uomini sulla terra avessero preso ordini da lui”. 

Mercoledì 26 febbraio

Se tu mi adorerai


Leggi Matteo 4:1-11. Come si rivela qui la realtà della grande controversia tra Cristo e Satana?

Ora Satana ritiene di essersi posto sullo stesso terreno di Gesù. L’astuto avversario cita anch’egli la Parola di Dio. Appare ancora come un “Angelo di luce” e mostra di conoscere l’importanza delle Scritture. Ma, mentre Gesù si era servito della Parola di Dio per rafforzare la propria fede, il tentatore se ne serve per mascherare le sue seduzioni. Afferma di aver voluto solo mettere alla prova la fedeltà di Gesù e loda la sua fermezza. Siccome il Salvatore ha manifestato fiducia in Dio, ora Satana gli chiede una prova della sua fede. SU 83.2

Anche questa tentazione esprime un dubbio. “Se tu sei Figliuol di Dio”. Il Cristo era tentato di rispondere al dubbio, ma si guardò dal concedere il minimo appiglio. Non voleva mettere in pericolo la sua vita per offrire una prova a Satana. SU 83.3 \Il tentatore faceva leva sulla tendenza umana alla presunzione. Satana può tentare, ma non può costringere a peccare. Egli aveva invitato Gesù a gettarsi giù dal tempio, sapendo che non poteva farlo lui perché Dio lo avrebbe salvato. E non poteva neanche forzarlo a compiere quel gesto; poteva vincere solo se Gesù avesse ceduto alla tentazione. Nessuna potenza della terra e dell’inferno avrebbe potuto obbligare Gesù a discostarsi, sia pur minimamente, dalla volontà del Padre. SU 83.4

Il tentatore non può mai costringerci a fare il male. Non può dominare la nostra mente se non cediamo a lui. Satana può vincere solo con il nostro consenso e se la nostra fede non è più ancorata al Cristo. Ma ogni desiderio colpevole gli offre un punto di appoggio. Se non riusciamo a raggiungere l’ideale divino, gli apriamo una porta che gli permetterà di tentarci e distruggerci. E ogni nostra caduta o sconfitta gli offre l’occasione per gettare biasimo sul Cristo. SU 83.5

Quando Satana citò la promessa: “Egli darà ordine ai suoi angeli intorno a te”, omise le parole: “di guardarti in tutte le tue vie”. Salmi 91:11. Ciò significa: in tutte le vie tracciate da Dio. Gesù si rifiutò di uscire dal sentiero dell’ubbidienza e, pur manifestando una piena fiducia nel Padre, non voleva mettersi di sua volontà in una posizione che avrebbe richiesto l’intervento di Dio per salvarlo dalla morte. Non voleva costringerlo a venire in suo aiuto perché così non avrebbe offerto agli uomini un esempio di fede e di ubbidienza. SU 83.6

Gesù rispose a Satana: “È altresì scritto: Non tentare il Signore Iddio tuo”. Matteo 4:7. Queste parole erano state rivolte da Mosè agli israeliti, quando nel deserto, assetati, gli avevano chiesto l’acqua dicendo: “L’Eterno è egli in mezzo a noi, sì o no?” Esodo 17:7. Dio avrebbe compiuto dei prodigi per loro, ma essi, nelle difficoltà, dubitarono e pretesero un segno della presenza di Dio. Nel dubbio, lo vollero mettere alla prova. Satana voleva indurre il Cristo a fare lo stesso. Dio aveva già dichiarato solennemente che Gesù era suo Figlio, e chiedere una nuova conferma significava dubitare della Parola di Dio, tentare Dio stesso. Sarebbe stato come chiedere al Signore l’adempimento di ciò che non aveva promesso. Sarebbe come manifestare sfiducia in lui. Non dovremmo pregare Dio per vedere se adempirà la sua Parola, ma perché l’adempirà. Non dovremmo pregare per vedere se ci ama, ma perché sappiamo che ci ama. “Or senza fede è impossibile piacergli; poiché chi s’accosta a Dio deve credere ch’Egli è, e che è il rimuneratore di quelli che lo cercano”. Ebrei 11:6. SU 84.1

Giovedì 27 febbraio

La natura del conflitto cosmico


Leggi Giovanni 8:44, 45 alla luce di Apocalisse 12:7-9. Che cosa rivelano questi passaggi sul carattere del diavolo e sulla sua strategia?

Le loro opere testimoniavano della loro parentela con colui che è stato bugiardo e assassino fin dal principio. “Voi siete progenie del diavolo” disse Gesù “ch’è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin dal principio e non si è attenuto alla verità, perché non c’è verità in lui... E a me, perché dico la verità, voi non credete”. Giovanni 8:44, 45. Ma la vera ragione per cui i capi non lo accolsero era dovuta al fatto che diceva la verità e la diceva con autorità. La verità offendeva quegli uomini orgogliosi, smascherava l’inganno dell’errore, condannava i loro insegnamenti e il loro comportamento, e per queste ragioni non era bene accetta. Essi preferivano chiudere i loro occhi alla verità piuttosto che umiliarsi e confessare di avere sbagliato. Non amavano la verità, non la desideravano, sebbene fosse la verità. SU 354.2

“Nel dodicesimo capitolo dell'Apocalisse abbiamo come simbolo un grande drago rosso. Nel nono versetto di quel capitolo questo simbolo è spiegato come segue: “E fu scacciato il grande drago, quel vecchio serpente chiamato diavolo e Satana, che inganna tutto il mondo; fu scacciato sulla terra e i suoi angeli furono scacciati con lui”. Senza dubbio il drago rappresenta principalmente Satana. Ma Satana non appare sulla terra di persona; opera attraverso degli agenti. È nella persona di uomini malvagi che ha cercato di distruggere Gesù appena nato. Ovunque Satana sia riuscito a controllare un governo in modo così completo da portare avanti i suoi disegni, quella nazione è diventata, per un certo periodo, il rappresentante di Satana. Questo è stato il caso di tutte le grandi nazioni pagane. Per esempio, si veda Ezechiele 28, dove Satana è rappresentato come effettivo re di Tiro. Questo perché controllava completamente quel governo. Nei primi secoli dell'era cristiana, Roma, tra tutte le nazioni pagane, era il principale agente di Satana nell'opporsi al Vangelo, ed era quindi rappresentata dal drago. GC88 679.4

“Ma venne un momento in cui il paganesimo nell'impero romano cadde di fronte alla forma avanzante del cristianesimo. Allora, come si legge a pagina 54, “il paganesimo aveva lasciato il posto al papato. Il drago aveva dato alla bestia “il suo potere, la sua sede e una grande autorità””. Cioè, Satana cominciò a lavorare attraverso il papato, proprio come aveva fatto in precedenza attraverso il paganesimo. Ma il papato non è rappresentato dal drago, perché è necessario introdurre un altro simbolo per mostrare il cambiamento nella forma dell'opposizione a Dio. Prima dell'ascesa del papato, tutta l'opposizione alla legge di Dio aveva assunto la forma del paganesimo, Dio era stato apertamente sfidato; ma da quel momento l'opposizione è stata portata avanti sotto la veste della fedeltà professata a Lui. Il papato, tuttavia, non era meno strumento di Satana di quanto lo fosse la Roma pagana, poiché tutto il potere, la sede e la grande autorità del papato gli erano stati conferiti dal drago. E così, sebbene il papa professi di essere il vicegerente di Cristo, in realtà è il vicegerente di Satana: è l'anticristo”. CG88 680.1

Venerdì 28 febbraio

Approfondimento

“Siamo nella terra del nemico”, 27 ottobre

E il grande drago fu scacciato, quel vecchio serpente chiamato diavolo e Satana, che inganna tutto il mondo; fu scacciato sulla terra e i suoi angeli furono scacciati con lui”. Apocalisse 12:9. TDG 309.1

“Quando il popolo del Signore mostra la sua determinazione a seguire la luce che il Signore ha dato, il nemico metterà in campo tutte le sue forze per scoraggiarlo. Ma non devono arrendersi a causa delle difficoltà che sorgono quando cercano di seguire il consiglio del Signore. Dio ci ha dato la sua opera da compiere e, se ci atteniamo alle sue richieste, saremo benedetti.... TDG 309.2

“Il nemico è attivamente all'opera, come vedrete mentre viaggiate sul suo territorio, aprendo la Parola di Dio al popolo. Mentre l'ultimo messaggio di misericordia viene proclamato da labbra umane, Satana cercherà di farsi strada a suon di tempeste. Ma non può prevalere contro Cristo. Quando presenteremo la verità che mostra al popolo la malvagità delle sue illusioni, la sua rabbia sarà suscitata ed egli farà tutto ciò che è in suo potere per ostacolare i nostri sforzi. Ma continuate a presentare un “Così dice il Signore”, ricordando che Dio è il vostro aiuto. Non date al nemico il diritto di passaggio.... TDG 309.3

“Satana un tempo era l'angelo più glorioso delle corti celesti. Ma ha permesso che il desiderio di supremazia si impossessasse di lui ed è stato espulso dal cielo. Venne su questa terra e si dedicò con grande zelo al commercio. E se non saremo leali e fedeli al fianco del Principe Emmanuele, saremo irretiti.... TDG 309.4

“Nel futuro accadranno cose strane. Ve lo dico perché non siate sorpresi da ciò che accadrà. Tutti noi dovremo mantenere uno stretto legame con il Signore. La fine è molto più vicina di quando abbiamo creduto per la prima volta.... TDG 309.5

“Sotto la guida di Satana ci sono uomini che oggi fanno di tutto per far sprofondare il mondo nelle lotte commerciali. Satana sta cercando di creare una condizione di cose che renderà il mondo incivile. Egli desidera che si compiano cose strane, che Dio, che è troppo saggio per sbagliare, non ha ordinato. Ma il Signore, sì, il nostro Dio, sarà il sovrano dei cieli e della terra. Se gli uomini e le donne eseguiranno le sue richieste, si vedrà che è Lui il sovrano, che esegue la sua volontà divina“. Lettera 114, 27 ottobre 1910, all'anziano A. G. Daniells, presidente della Conferenza generale”. TDG 309.6