"Secca l'erba, appassisce il fiore, ma la parola del nostro Dio dura per sempre.” Isaia 40:8
Mi fu mostrato un periodo in cui Satana trionfava. Folle di cristiani venivano uccisi nei modi più terribili perché volevano preservare la purezza della loro fede. La Bibbia era odiata, e si cercava di distruggerla. Al popolo fu proibito di leggerla, con il rischio della pena di morte, e tutte le copie che venivano trovate erano bruciate. Ma vidi che Dio aveva un'attenzione speciale per la sua Parola, e la proteggeva. In diversi periodi della storia si erano conservate solo poche copie della Bibbia, tuttavia non permise mai che la sua Parola sparisse completamente, perché negli ultimi tempi la sua diffusione sarebbe stata capillare e ogni famiglia avrebbe potuto possederne una. PSCR 195.4 Vidi che nel periodo in cui c'erano poche copie della Bibbia essa era considerata veramente preziosa e rappresentava una fonte di consolazione per tutti coloro che erano perseguitati. Veniva letta in segreto e coloro che godevano di questo grande privilegio sentivano di avere un rapporto particolare con Dio, con suo Figlio Gesù e con i suoi discepoli. PSCR 195.5 Ma questo privilegio costò la vita a molti di loro. Se venivano scoperti erano condannati al rogo, o detenuti nelle prigioni a morire di fame. PSCR 196.1
Leggi Apocalisse 11:3-6. Elenca cinque caratteristiche identificative dei due testimoni che hai scoperto in questo passo?
A proposito dei due testimoni, il profeta dichiara: “Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno nel cospetto del Signore della terra”. Apocalisse 11:4. “La tua parola” dice il salmista “è una lampada al mio piè ed una luce sul mio sentiero”. Salmi 119:105. I due testimoni rappresentano le Scritture dell’Antico e del Nuovo Testamento. Entrambe sono testimoni importanti dell’origine e della perpetuità della legge di Dio e del piano della salvezza. I tipi, i sacrifici e le profezie dell’Antico Testamento indicano il Salvatore che doveva venire; i vangeli e le epistole del Nuovo Testamento, a loro volta, parlano del Salvatore venuto esattamente nel modo predetto dai tipi e dai profeti. GC 212.3
“...Ed essi profeteranno per milleduecentosessanta giorni, vestiti di cilicio”. Apocalisse 11:3. Per quasi tutto il periodo, i due messaggeri di Dio rimasero nell’oscurità, in quanto il potere papale si sforzava di nascondere al popolo la Parola della verità e di presentare falsi testimoni che ne contraddicessero la testimonianza. Quando la Bibbia fu proibita dalle autorità civili e religiose; quando la sua testimonianza fu falsificata e l’impegno di uomini e demoni mirava a distogliere da essa la mente delle persone; quando chi amava la verità era perseguitato, tradito, torturato, sepolto in orribili celle, martirizzato per la sua fede o costretto a fuggire sui monti e a rifugiarsi nelle caverne fu allora che i fedeli testimoni “profetarono vestiti di sacco”. In questo modo essi resero la loro testimonianza nell’arco dei 1.260 anni. Anche nelle epoche più buie ci furono uomini fedeli che amarono la Parola di Dio e onorarono l’Altissimo. A questi fedeli servitori fu data la saggezza, la forza e l’autorità necessarie per proclamare la verità. GC 212.4
“E se alcuno li vuole offendere, esce dalla lor bocca un fuoco che divora i loro nemici; e se alcuno li vuole offendere bisogna ch’ei sia ucciso in questa maniera”. Apocalisse 11:5. Gli uomini non possono calpestare impunemente la Parola di Dio. Il significato di questa terribile denuncia viene espresso nel capitolo conclusivo dell’Apocalisse: “Io lo dichiaro a ognuno che ode le parole della profezia di questo libro: Se alcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro; e se alcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Iddio gli torrà la sua parte dell’albero della vita e della città santa, delle cose scritte in questo libro”. Apocalisse 22:18, 19. GC 213.1
Questi sono gli avvertimenti dati da Dio per mettere gli uomini in guardia contro la tendenza di modificare in qualche modo ciò che egli ha rivelato e ordinato; essi si applicano a tutti coloro che con il loro influsso inducono gli uomini a considerare con leggerezza la legge di Dio. Queste solenni dichiarazioni dovrebbero far tremare quanti affermano che, in fondo, ubbidire o meno alla legge di Dio non ha importanza. Chiunque metta la propria opinione al di sopra della rivelazione divina, chiunque cerchi di mutare il chiaro significato della Scrittura per adattarlo ai propri interessi o per conformarsi al mondo, si addossa una tremenda responsabilità. La Parola scritta, la legge di Dio, sarà il criterio che servirà a valutare il carattere di ognuno e condannerà tutti coloro che saranno stati trovati mancanti. GC 213.2
Leggi l'Apocalisse 11:3 e l'Apocalisse 12:5, 6, 14, 15 con Daniele 7:25. Quali somiglianze vede in questi periodi profetici?
I periodi profetici qui indicati “42 mesi” e “1.260 giorni” si riferiscono a una stessa realtà: indicano, cioè, il periodo durante il quale la chiesa del Cristo avrebbe subìto l’oppressione di Roma. I 1.260 anni della supremazia papale iniziarono nel 538 d.C. e finirono nel 1798. Quell’anno un esercito francese penetrò in Roma, fece prigioniero il papa e lo condusse in esilio a Valenza dove morì. Sebbene venisse subito eletto un nuovo pontefice, il papato non fu più in grado di ristabilire la sua antica potenza. GC 212.1
La persecuzione della chiesa non durò per tutto il periodo dei 1.260 anni, perché Dio nella sua misericordia nei confronti del popolo abbreviò il tempo della prova. Nel predire la “grande tribolazione” che la chiesa avrebbe sperimentato il Salvatore dichiarò: “E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagion degli eletti, que’ giorni saranno abbreviati”. Matteo 24:22. Grazie alla Riforma, la persecuzione finì prima del 1798. GC 212.2
"Nel sesto secolo il Papato si era stabilito saldamente. La sua sede di potere era fissata nella città imperiale e il Vescovo di Roma fu dichiarato capo di tutta la Chiesa. Il paganesimo aveva lasciato il posto al Papato. Il dragone aveva dato alla bestia "il suo potere, il suo trono e una grande autorità". Apocalisse 13:2. E ora iniziarono i 1260 anni di oppressione papale predetti nelle profezie di Daniele e Giovanni. (Daniele 7:25; Apocalisse 13:5-7) I cristiani furono costretti a scegliere se cedere la loro integrità e accettare le cerimonie e il culto papale, oppure consumare la loro vita nelle celle delle prigioni, o subire la morte per mezzo della rastrelliera, delle fiamme o della scure del capo. Ora si sono adempiute le parole di Gesù: "Sarete traditi anche da genitori e fratelli, parenti e amici; e alcuni di voi saranno messi a morte. E sarete odiati da tutti per amore del mio nome". Luca 21:16, 17. La persecuzione contro i fedeli iniziò con una furia maggiore che mai, e il mondo divenne un vasto campo di battaglia. Per centinaia di anni la Chiesa di Cristo trovò rifugio nella solitudine e nell'oscurità. Il profeta disse: "Allora la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, affinché la nutrano lì per milleduecentosessanta giorni". Apocalisse 12:6". SH 97.2
Leggi Apocalisse 11:7-9. Ricordando che il linguaggio è simbolico, che cosa predicono questi versetti che accadrà ai due testimoni di Dio, l'Antico e il Nuovo Testamento?
“E quando avranno compiuta [traduzione letterale, staranno per compiere, ndt] la loro testimonianza, la bestia che sale dall’abisso muoverà loro guerra e li vincerà e li ucciderà”. Apocalisse 11:7. Il periodo durante il quale i due testimoni avrebbero trasmesso il loro messaggio vestiti di sacco doveva finire nel 1798. Verso la fine della loro attività, esercitata nell’ombra, essi sarebbero stati contrastati dal potere rappresentato dalla “bestia che sale dall’abisso”. In molte nazioni europee per secoli le autorità civili ed ecclesiastiche erano state sotto il controllo di Satana il quale, per conseguire i suoi fini, si serviva del papato. Ora si assiste a una nuova manifestazione della potenza satanica. GC 213.3
Con il pretesto di una particolare venerazione per la Bibbia, Roma aveva conservato il libro di Dio in una lingua sconosciuta, nascondendolo così al popolo. Ma ecco sopraggiungere un’altra potenza, la bestia che sale dall’abisso, per combattere apertamente contro la Parola di Dio. GC 213.4
La “grande città”, nelle cui strade furono uccisi i due testimoni e nelle quali giacquero i loro corpi morti, è chiamata spiritualmente Egitto. Di tutte le nazioni ricordate nel racconto biblico, l’Egitto è quella che più delle altre negò l’esistenza di Dio e rifiutò di ubbidire ai suoi ordini. Nessun sovrano si ribellò con tanta audacia contro l’autorità come il faraone d’Egitto. Quando Mosè gli trasmise il messaggio di Dio, egli disse con orgoglio: “...Chi è l’Eterno ch’io debba ubbidire alla sua voce e lasciar andare Israele? Io non conosco l’Eterno, e non lascerò affatto andare Israele!” Esodo 5:2. Questo è ateismo. La nazione, rappresentata dall’Egitto, doveva anch’essa rifiutare di riconoscere i diritti del Dio vivente e manifestare un identico spirito di incredulità e di sfida. La “grande città” è anche paragonata spiritualmente a Sodoma. La corruzione di Sodoma, che calpestò la legge di Dio, si espresse specialmente nella sua lussuria. Questo peccato doveva essere la caratteristica della nazione che avrebbe adempiuto questa profezia. GC 213.5
Dalle parole del profeta appare chiaro che poco prima del 1798 una potenza di origine satanica si sarebbe presentata per combattere contro la Bibbia. Nel paese dove i due testimoni dovevano essere ridotti al silenzio si sarebbe manifestato l’ateismo di faraone e la lussuria di Sodoma. GC 214.1
Questa profezia si è adempiuta in maniera impressionante nella storia della Francia. Durante la Rivoluzione, nel 1793, “per la prima volta il mondo udì un’assemblea di uomini, nati e cresciuti in paesi civili, che si arrogava il diritto di governare una delle più nobili nazioni europee, alzare la voce per rinnegare unanimemente la più solenne verità che l’uomo possa conoscere: la fede e l’adorazione della Deità”. “Fra tutte le nazioni del mondo delle quali si posseggono dati storici autentici, la Francia è l’unica che abbia osato schierarsi in aperta ribellione contro l’Autore dell’universo. È vero che bestemmiatori e atei sono sempre esistiti e tuttora esistono ancora in Inghilterra, in Germania, in Spagna e altrove; però è altrettanto vero che la Francia ci offre la visione di uno stato che con un decreto della sua assemblea legislativa affermò la non esistenza di Dio e vide la maggioranza della sua popolazione, nella capitale e nelle altre città, accogliere l’annuncio con gioia e con danze”. GC 214.2
La Francia, inoltre, manifestò anche le caratteristiche di Sodoma. Durante la Rivoluzione ci furono immoralità e corruzione simili a quelle che provocarono la distruzione di questa città. Lo stesso storico, nel narrare i fatti di quell’epoca, presenta l’ateismo e la depravazione della Francia come la profezia aveva indicato: “In stretta relazione con queste leggi contrarie alla religione, vi era quella che sminuiva il matrimonio. L’impegno più sacro che possa esistere fra due esseri umani, e la cui validità è indispensabile per l’equilibrio della società, era considerato alla stregua di un semplice contratto civile, di carattere transitorio, che ognuno dei due contraenti poteva stipulare o sciogliere a suo piacimento... Se dei nemici della società si fossero imposti il compito di attuare un sistema per distruggere tutto ciò che è bello, venerabile e duraturo nella vita domestica, perpetuandolo di generazione in generazione, non avrebbero potuto escogitare un piano più efficace di quello consistente nel porre il matrimonio a un livello così basso. Sophie Arnoult, attrice famosa per la sua intelligenza, definì il matrimonio repubblicano “Il sacramento dell’adulterio”. GC 214.3
“Dove anche il Signor loro è stato crocifisso”. Questa profezia si adempì in Francia. In nessun altro paese infatti si manifestò un’ostilità simile nei confronti del Cristo. In nessun altro paese la verità incontrò un’opposizione così amara e crudele. Nella sua persecuzione contro i testimoni del Vangelo, la Francia crocifisse Cristo nella persona dei suoi discepoli. GC 215.1
Leggi Apocalisse 11:11. Quale predizione fa questo testo sulla Parola di Dio?
Sebbene ridotti al silenzio, dal potere blasfemo che “sale dall’abisso”, i testimoni di Dio non dovevano rimanere a lungo silenziosi. “E in capo ai tre giorni e mezzo, uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro, ed essi si drizzarono in piè e grande spavento cadde su quelli che li videro”. Apocalisse 11:11. Nel 1793, l’assemblea francese emanò un decreto che aboliva la religione cristiana e metteva al bando la Bibbia. Tre anni e mezzo più tardi, una delibera della stessa assemblea nazionale annullò tale decreto, dichiarando che le Sacre Scritture erano tollerate. Il mondo, terrorizzato dagli effetti del rifiuto della Parola di Dio, riconosceva la necessità della fede in Dio e nella sua Parola come fondamento della virtù e della moralità. Sta scritto: “Chi hai tu insultato e oltraggiato? Contro chi hai tu alzata la voce e levati in alto gli occhi tuoi? Contro il Santo d’Israele”. Isaia 37:23. “Perciò, ecco... questa volta farò loro conoscere la mia mano e la mia potenza; e sapranno che il mio nome è l’Eterno”. Geremia 16:21. GC 226.3
Riguardo ai due testimoni, il profeta aggiunge: “Ed essi udirono una gran voce dal cielo che diceva loro: Salite qua. Ed essi salirono al cielo nella nuvola, e i loro nemici li videro”. Apocalisse 11:12. Da quando la Francia ha fatto guerra ai due testimoni di Dio, essi sono stati onorati più di prima. Nel 1804 nacque la Società Biblica Britannica e Forestiera, seguita poi da altre organizzazioni simili in tutta l’Europa. Nel 1816 fu fondata la Società Biblica Americana. Quando venne organizzata la Società Biblica Britannica, le Sacre Scritture erano stampate solo in cinquanta lingue; oggi possono essere lette in centinaia e centinaia di lingue e dialetti. GC 227.1
Nel corso dei cinquant’anni che precedettero il 1792, non ci si era occupati delle missioni estere. Non era stata fondata nessuna nuova organizzazione e poche chiese si impegnavano per la diffusione del cristianesimo in terra pagana. Verso la fine del XVIII secolo si verificò un notevole cambiamento. Gli uomini, non soddisfatti del razionalismo, si rendevano conto della necessità di una rivelazione divina e di una religione. Da allora l’opera delle missioni si sviluppò a un ritmo senza precedenti. GC 227.2
Leggi Apocalisse 11:15-19. Secondo questi versetti, quali eventi si verificano alla fine del tempo in cui suona la settima tromba? Cosa vide Giovanni aperto nel cielo? E cosa vide quando guardò in cielo?
VERSETTO 15. Il settimo angelo suonò la tromba e nel cielo echeggiarono voci potenti che dicevano: “«Il regno del mondo appartiene al Signore nostro e al suo Cristo: egli regnerà nei secoli dei secoli".
Il suono della settima tromba annuncia che "i regni di questo mondo sono diventati i regni del nostro Signore", proprio come ha spiegato l'angelo: "Nei giorni della voce del settimo angelo, quando comincerà a suonare, il mistero di Dio sarà terminato, come Egli ha dichiarato ai Suoi servi, i profeti". Apocalisse 10:7. Così ancora una volta si vede che quando gli eventi della sesta tromba volgono al termine e iniziano gli eventi della settima, l'opera del Vangelo (il mistero di Dio) deve essere completata.
VERSI 16-18. Allora i ventiquattro anziani, seduti sui loro seggi al cospetto di Dio, si prostrarono faccia a terra e adorarono Dio dicendo:
«Noi ti rendiamo grazie, Signore Dio onnipotente, che sei e che eri, perché hai preso in mano la tua grande potenza e hai instaurato il tuo regno. Le genti fremettero, ma è giunta la tua ira, il tempo di giudicare i morti, di dare la ricompensa ai tuoi servi, i profeti, e ai santi, e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di annientare coloro che distruggono la terra».
I "quattro e venti anziani" fanno parte del tribunale giudiziario del giudizio investigativo nel santuario celeste... Di conseguenza, le parole che pronunciano nel momento in cui il settimo angelo inizia a suonare, rivelano che il lavoro giudiziario dell'"Antico dei giorni" (Dan. 7:9; Apoc. 4:3), dell'Agnello (Apoc. 5:6), dei "diecimila volte diecimila e migliaia di migliaia" di angeli (Apoc. 5:11), degli "anziani" e delle "bestie" era quasi terminato. Le loro parole rivelano anche che il tempo della risurrezione - il tempo in cui i santi riceveranno la loro ricompensa di vita eterna e Cristo distruggerà coloro che distruggono la terra - era giunto. Chiaramente, quindi, "il tempo dei morti, perché siano giudicati" (Apoc. 11:18), è durante il millennio ed è il giudizio finale dei malvagi.
VERSO 19, prima parte. " Allora si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l'arca della sua alleanza"
Il fatto che il tempio terreno sia stato modellato sul modello di quello celeste, mostra che il tempio celeste è diviso in due appartamenti - il Santo e il Santissimo. Nel giorno dell'espiazione (giudizio) nel tempio terreno, la porta del Santissimo fu aperta e la porta del Santo fu chiusa. Questo servizio ha rappresentato l'inizio dell'espiazione (giudizio) antitipica, quando la porta del Santissimo nel tempio celeste è stata aperta e l'ingresso del Santo è stato chiuso. In altre parole, quando la porta interna veniva aperta, la porta esterna veniva chiusa, rendendo così i due appartamenti un tutt'uno. (Vedere Levitico 16:2, 17; Apocalisse 4:1; 15:5; Scritti primitivi, pag. 42) Quindi, il fatto che il tempio sia chiuso mentre è in corso il giudizio, rende impossibile a chi si trova all'esterno di vedere "l'arca del Suo testamento", fino a quando il giudizio non sarà completato, quando la porta che è stata chiusa sarà nuovamente aperta, secondo Apocalisse 15:1, 5-8.
Di conseguenza, l'adempimento dell'affermazione profetica: "Il tempio di Dio si aprì nel cielo e si vide nel Suo tempio l'arca del Suo testamento" (Apoc. 11:19), proprio come all'inizio del Giudizio, si realizzerà dopo che il giudizio sarà terminato; cioè, dopo la chiusura della prova, quando la porta del tempio sarà aperta. E dopo che il tribunale giudiziario avrà lasciato il tempio, "una delle quattro bestie" darà "ai sette angeli sette fiale d'oro piene dell'ira di Dio" (Apoc. 15:7), e il tempio sarà "pieno di fumo per la gloria di Dio e per la Sua potenza; e nessuno" potrà "entrare nel tempio, finché le sette piaghe dei sette angeli" non siano "compiute". Apocalisse 15:8.
La parabola del granel di senape non illustra solamente la crescita del regno di Cristo, ma anche il ripetersi di questa esperienza in ogni fase della sua crescita. Il Signore ha per la sua chiesa di ogni generazione una verità ed un’opera speciale. Questa verità, nascosta ai sapienti e agli intelligenti di questo mondo, viene rivelata ai semplici e agli umili, richiede sacrifici, deve sostenere lotte e riportare vittorie, e all’inizio solo pochi la difendono, contrastati e sprezzati dai grandi della terra e da una chiesa che segue il mondo. Ecco Giovanni Battista, il precursore di Cristo, riprendere da solo l’orgoglio ed il formalismo del popolo ebraico! Ecco i primi araldi dell’Evangelo in Europa: come sembrava oscura e disperata la missione di Paolo e Sua, i due fabbricanti di tende, quando s’imbarcarono a Troas con i compagni alla volta di Filippi! Contemplate “il vecchio Paolo” in catene mentre predica Cristo nella fortezza dei Cesari! Guardate quelle piccole comunità di schiavi e contadini in conflitto con il paganesimo di Roma imperiale! Osservate Martin Lutero tener testa a quella chiesa potente che è il capolavoro della saggezza di questo mondo! Eccolo aggrapparsi fermamente alla Parola di Dio contro l’imperatore e il papa esclamando: “Questa è la mia posizione, non posso fare diversamente. Dio mi aiuti! Amen”. Ecco ancora John Wesley proclamare Cristo e la sua giustizia nel dilagare del formalismo, della sensualità e dell’incredulità. Affranto dalle miserie del mondo pagano, invocava il privilegio di recargli il messaggio dell’amore di Cristo, ma si sentì rispondere da un dignitario della chiesa: “Si sieda, giovane! Quando Dio vorrà convertire i pagani lo farà senza bisogno del suo aiuto o del mio”. PV 46.2