Il Giudizio

Lezione 13, 4° Trimestre 17-23 Dicembre 2022

img rest_in_christ
Condividi questa lezione
005 facebook
001 twitter
004 whatsapp
007 telegram
Download Pdf

Sabato Pomeriggio - 17 Dicembre

Testo della memoria:

"Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male." KJV - 2Corinzi 5:10


Io continuai a guardare” dice il profeta Daniele “fino al momento in cui furon collocati de’ troni, e un vegliardo s’assise. La sua veste era bianca come la neve, e i capelli del suo capo eran come lana pura; fiamme di fuoco erano il suo trono e le ruote d’esso erano fuoco ardente. Un fiume di fuoco sgorgava e scendeva dalla sua presenza; mille migliaia lo servivano, e diecimila miriadi gli stavan davanti. Il giudizio si tenne, e i libri furono aperti”. Daniele 7:9, 10. GC 375.1

Così fu presentato al profeta, in visione, quel giorno importante in cui il carattere e la vita degli uomini saranno esaminati davanti al Giudice di tutta la terra e ognuno riceverà “secondo che sarà l’opera sua”. Il Vegliardo è Dio, il Padre. Dice il salmista: “Avanti che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e il mondo, anzi, ab eterno in eterno, tu sei Dio”. Salmi 90:2. È lui, l’origine di ogni essere e la fonte di ogni legge, che presiede il giudizio. Gli angeli, “mille migliaia... e diecimila miriadi”, vi assistono in qualità di assistenti e testimoni. GC 375.2

Domenica - 18 Dicembre

Il Giudizio Finale

Matteo 25:31-46, Giovanni 5:21-29

In che modo Cristo ha evidenziato i concetti di condanna e rivendicazione nel giudizio finale?

Quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti gli angeli, prenderà posto sul suo trono glorioso. E tutte le genti saranno riunite davanti a lui ed egli separerà gli uni dagli altri”. Matteo 25:31, 32. Così Gesù, sul monte degli Ulivi, descrisse ai suoi discepoli la scena del giorno del giudizio, mettendo in risalto il criterio in base al quale gli uomini saranno giudicati. Quando tutti saranno riuniti davanti a lui, divisi in due classi, il loro destino sarà stabilito sulla base di quello che avranno fatto o trascurato di fare per lui nella persona del povero e del sofferente. GDN 487.1

La voce che esclamò sulla croce: “È compiuto!”, fu udita anche dai morti. Attraversò i muri del sepolcro e invitò coloro che dormivano ad alzarsi. Lo stesso avverrà quando la voce di Cristo si farà udire dal cielo. Quella voce penetrerà nei sepolcri, li spalancherà, e i morti in Cristo risusciteranno. Al momento della risurrezione del Salvatore si aprirono solo poche tombe; ma al suo ritorno, tutti i giusti morti ascolteranno la sua voce e usciranno per una vita gloriosa e immortale. La stessa potenza che ha risuscitato Cristo dai morti farà risuscitare la sua chiesa, la glorificherà con lui al di sopra di ogni principato, di ogni potestà e di ogni nome che si può nominare non solo in questa vita, ma anche in quella futura. GDN 603.2

Qui [Ezechiele 9:2-6] il popolo viene mostrato in uno stato misto (tara e grano mescolati), con il tempo davanti a sé in cui, da un lato, coloro che hanno sospirato e gridato per le abominazioni in mezzo a loro riceveranno il marchio di liberazione, mentre dall'altro coloro che non hanno sospirato e gridato saranno lasciati senza il marchio, a perire (nei loro peccati) sotto le armi da macello degli angeli. Da questa separazione - quella nella Chiesa - nascono le primizie.

Poi segue la separazione tra le nazioni, come si vede nella parabola di Matteo 25, che descrive profeticamente la venuta di Cristo, ma non quella vista in 1 Tessalonicesi 4:16, 17, perché al tempo di quest'ultima, "i morti in Cristo risorgeranno per primi: poi noi, che siamo vivi e rimaniamo, saremo rapiti insieme a loro sulle nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria"; mentre al tempo della prima, "quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria, e tutti i santi angeli con lui, allora siederà sul trono della sua gloria [il regno-Chiesa, che fino a questo punto consiste solo nelle primizie]".

"Davanti a Lui saranno radunate tutte le nazioni; ed Egli le separerà l'una dall'altra, come un pastore divide le sue pecore dai capri; e porrà le pecore alla sua destra, ma i capri alla sinistra. Allora il Re dirà a quelli alla sua destra [questi sono i secondi frutti]: "Venite, benedetti del Padre mio, ereditate il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo".... Poi dirà anche a quelli alla sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi angeli"". Matteo 25:31-34, 41.

Da questa separazione - quella tra le nazioni - nascono i secondi frutti.

Lunedì - 19 Dicembre

Il Giudizio Investigativo

Daniele 7:9-14; Matteo 22:1-14, Apocalisse 11:1, 18, 19, Apocalisse 14:6, 7.

In che modo questi passi illuminano la nozione di un giudizio investigativo pre-avvento nell'aula del tribunale celeste? Qual è il significato di un tale giudizio?

Quando nel giudizio i libri vengono aperti, si esamina davanti a Dio la vita di tutti coloro che hanno creduto in Gesù. Il Cristo, nostro avvocato, cominciando da coloro che per primi vissero sulla terra, presenta i casi di ogni generazione successiva per poi concludere con quella dei viventi. Ogni nome è citato, ogni caso viene esaminato attentamente: alcuni nomi vengono accettati, altri respinti. Se qualcuno ha ancora dei peccati segnati nei libri, di cui non si è pentito e che quindi non sono stati perdonati, il suo nome viene depennato dal libro della vita e la registrazione delle sue buone azioni è cancellata dal libro delle memorie di Dio. Tramite Mosè, il Signore dichiarò: “...Colui che ha peccato contro di me, quello cancellerò dal mio libro!” Esodo 32:33. Il profeta Ezechiele dice: “E se il giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l’iniquità... Nessuno de’ suoi atti di giustizia sarà ricordato...” Ezechiele 18:24. . GC 377.4

Coloro che desiderano godere dei benefici della mediazione del Salvatore, non dovrebbero permettere che nulla li distolga dal dovere di raggiungere la perfetta santità nel timore di Dio. Le ore più preziose invece di dedicarle ai piaceri, al lusso o alla ricerca del guadagno, dovrebbero essere consacrate alla preghiera e allo studio costante della Parola di verità. Il popolo di Dio dovrebbe comprendere chiaramente il soggetto del santuario e del giudizio investigativo. Tutti hanno bisogno di conoscere personalmente la posizione e l’opera del loro grande Sommo Sacerdote. Diversamente, non potranno esercitare quella fede indispensabile per la nostra epoca od occupare la posizione loro assegnata da Dio. Ognuno può salvarsi o perdersi. Ognuno ha una vertenza aperta presso il tribunale di Dio. Ognuno dovrà incontrarsi faccia a faccia con il grande Giudice. È quindi importante contemplare sempre più spesso la solenne scena del giudizio, quando i libri saranno aperti e quando, con Daniele, ognuno si alzerà “per ricevere” la sua parte d’eredità “alla fine de’ giorni”. . GC 381.4

E ora, poiché la verità distintiva del Giudizio istruttorio in cielo è la lente d'ingrandimento dottrinale degli Avventisti del Settimo Giorno, usiamola sul tema della separazione.

Quella parte del Giudizio istruttorio dei viventi, con la quale si stabilisce chi deve essere cancellato dai propri peccati e, di conseguenza, ricevere la vita eterna, è parallela sulla terra dall'opera dell'angelo con il "corno da scrittore", che è incaricato di "segnare" (sigillare) tutti coloro che sospirano e piangono per tutte le abominazioni in Giuda e Israele - la chiesa. E l'opera degli altri cinque che seguono per uccidere tutti coloro che non hanno il "marchio" (sigillo), è parallela in cielo alla cancellazione dei nomi dei peccatori dal Libro della Vita. (Vedere Ezechiele 9; Testimonianze ai ministri, p. 445; Testimonianze, Vol. 5, p. 211).

Così vediamo che questa duplice opera profetica di separazione dei nomi dei peccatori dai nomi dei giusti nel santuario, e di separazione dei peccatori dai giusti nella chiesa, è la stessa dell'opera decretata nelle parabole: separare la zizzania dal grano (Mt. 13:30); i pesci cattivi dalla zizzania (Mt. 13:30). 13:30); i pesci cattivi da quelli buoni (Mt 13:48); quelli che non hanno la veste nuziale da quelli che ce l'hanno (Mt 22:1-13); quelli che non hanno migliorato i loro talenti da quelli che li hanno (Mt 25:20-30).

Poiché tutte queste separazioni equivalenti avvengono durante il Giudizio istruttorio, prima delle nozze, dell'incoronazione, dell'accoglienza del regno (Dan. 7:9, 10, 13, 14), è evidente che la mietitura e il Giudizio sono omologhi, e che hanno luogo prima della chiusura della prova, quando il Signore viene improvvisamente nel Suo tempio per "purificare i figli di Levi". 3:1-3. E come il Giudizio dei morti è seguito dal Giudizio dei vivi, così il Giudizio della Chiesa è seguito dal Giudizio del mondo. E "se prima ha avuto inizio da noi, quale sarà la fine di coloro che non obbediscono al Vangelo di Dio?" (1 Pt 4,17) - quando il Grande Giudice siederà sul trono della Sua gloria, quando tutte le nazioni si raduneranno davanti a Lui, quando come un pastore dividerà le sue pecore (Mt 25,31-46).

Martedì - 20 Dicembre

Il Giudizio Durante Il Millennio

1 Corinzi 2:2, 3, Apocalisse 20:4-6, 11-13

Perché i santi dovrebbero partecipare al giudizio millenario?

Durante i mille anni, che intercorrono fra la prima e la seconda risurrezione, ci sarà il giudizio dei malvagi. L’apostolo Paolo indica questo giudizio come un evento che segue il ritorno del Signore. “Cosicché non giudicate di nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce le cose occulte delle tenebre, e manifesterà i consigli de’ cuori...” 1 Corinzi 4:5. Daniele dichiara che quando l’Eterno giunse “...il giudicio fu dato ai santi dell’Altissimo...” Daniele 7:22. Allora i giusti regneranno come re e sacerdoti di Dio. Giovanni, nell’Apocalisse, afferma: “Poi vidi dei troni; e a coloro che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare”. [Essi] “...saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni”. Apocalisse 20:4, 6. Allora, come è stato predetto da Paolo, “...i santi giudicheranno il mondo...” 1 Corinzi 6:2. Insieme con il Cristo, essi giudicheranno gli empi confrontando le loro azioni con i comandamenti della Bibbia e si pronunceranno sul caso di ognuno. La sentenza, che decreta il castigo proporzionato alla colpa, sarà registrata accanto a ogni nome nel libro della morte.. GC 516.5

Se un giudice terreno non condanna un criminale senza il beneficio del processo della giuria, certamente non lo farà l'onnipotente Dio del cielo. Egli non pronuncerà la sentenza definitiva sui malvagi, condannandoli per il peccato e per la morte "seconda" (Ap. 20:14), se non dopo aver dato ai santi (la giuria) l'opportunità di assistere in prima persona al giudizio dei malvagi - i mariti, le mogli, i figli, i parenti, gli amici e i conoscenti che mancano dalle dimore di lassù - e di esaminare i loro registri che mostrano perché non sono lì, ma stanno invece marcendo nelle loro tombe di sotto.

Affinché nessuno abbia scuse per l'ignoranza o l'errore su questa verità, a Giovanni fu mostrato non solo il grande trono bianco su cui siede il Giudice Eterno, "dalla cui faccia la terra e il cielo fuggirono" (Ap 20:11), ma anche altri troni, o seggi, su cui evidentemente siedono i giurati. E invece di avere solo "diecimila volte diecimila e migliaia di migliaia" (Ap 5, 11) di angeli come testimoni, in questa occasione vede presenti anche "le anime di coloro che furono decapitati per la testimonianza di Gesù e per la Parola di Dio e che non avevano adorato la bestia, né la sua immagine, né avevano ricevuto il suo marchio sulla fronte o sulla mano; e vissero e regnarono con Cristo mille anni... Questa è la prima risurrezione". Ap 20:4, 5.

Il fatto, però, che "il resto dei morti non visse più finché non furono terminati i mille anni" (Ap 20:5), dimostra che coloro che erano presenti davanti al trono erano risorti.

Ma i morti, "piccoli e grandi", che non risorgono nella prima risurrezione (Ap 20, 6), Giovanni li vede figurativamente "stare davanti a Dio; e i libri furono aperti; e un altro libro fu aperto, che è il Libro della Vita; e i morti furono giudicati da quelle cose che erano scritte nei libri, secondo le loro opere". Ap 20, 12. Con la fine di quest'opera, arrivano gli eventi: "Dopo il Giudizio".

Mercoledì - 21 Dicembre

Il Giudizio Esecutivo

2Pietro 2:46, 2Pietro 3:10-13

In che modo questi testi ci aiutano a comprendere la natura del giudizio esecutivo finale? In che modo implicano l'idea del compimento del giudizio rispetto al suo protrarsi in eterno, che sarebbe una perversione della giustizia e non una sua espressione?

Alla fine dei mille anni, Gesù ritornerà sulla terra accompagnato dai redenti e scortato dagli angeli. Mentre scende nella sua grandiosa maestà, egli ordina agli empi di ritornare in vita per ricevere il castigo. Essi risorgono, come un potente esercito, numeroso come la sabbia del mare. Quale contrasto, però con coloro che furono richiamati in vita alla prima risurrezione! I giusti erano stati rivestiti di una giovinezza e di una bellezza eterne; i malvagi, invece, mostrano i segni della malattia e della morte.. GC 518.1

Satana si consulta prima con i suoi angeli, poi con re e grandi capi militari. Valutando insieme la loro forza numerica, essi affermano che l’esercito che si trova nella città è piccolo in confronto al loro e quindi sarà facile conquistarla. Elaborano i loro piani per impadronirsi delle ricchezze e della gloria della nuova Gerusalemme, quindi si preparano per la battaglia. Abili artigiani preparano le armi: capi militari, famosi per i loro successi, organizzano la folla in reggimenti e in divisioni. GC 519.2

Satana corse in fretta in mezzo ai suoi seguaci e cercò di istigarli all'azione. Ma Dio fece scendere del fuoco dal cielo su di loro e grandi, potenti, nobili, poveri e miserabili furono tutti consumati. Vidi che alcuni venivano distrutti rapidamente, mentre altri soffrivano più a lungo. Venivano puniti in funzione delle loro opere. Alcuni si consumavano in diversi giorni, e nella misura in cui c'era ancora una parte del corpo intatta, erano coscienti delle loro sofferenze. L'angelo disse: “Il germe della vita non morirà; il loro fuoco non si spegnerà fino a quando ci sarà ancora una minima particella da bruciare. PSCR 260.1

Quando il giudizio sarà terminato e i mille anni saranno trascorsi, "il mare abbandonò i morti che erano in esso, e la morte e l'inferno abbandonarono i morti che erano in essi; e furono giudicati ciascuno secondo le proprie opere". "Ap. 20, 13.

"E io Giovanni vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, che scendeva da Dio dal cielo, preparata come una sposa adorna per il suo sposo. E udii una gran voce dal cielo che diceva: "Ecco, la tenda di Dio è con gli uomini, ed egli abiterà con loro, ed essi saranno il suo popolo, e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi; e non ci sarà più morte, né tristezza, né pianto, né dolore; perché le cose di prima sono passate". KJV Apocalisse 21:2-4.

Dopo essere sceso con i santi, che regneranno per sempre con Lui sulla terra fatta nuova, Cristo richiama i malvagi morti dalle loro tombe, mentre contemporaneamente si ode "una gran voce dal cielo" che "dice: "Ecco, la tenda di Dio è con gli uomini ed Egli abiterà con loro"" (Ap 21, 3), mentre durante i mille anni essi hanno "vissuto" con Lui (Ap 20, 4). E allora, --Satana viene sciolto per un po' di tempo.

Con la risurrezione dei morti malvagi, "... Satana sarà sciolto dalla sua prigione e andrà a ingannare le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle in battaglia; il loro numero è come la sabbia del mare". Ap. 20:7, 8.

A proposito di questa "piccola stagione" in cui a Satana sarà permesso di ingannare le nazioni, il profeta Isaia sentì il Signore dire:

“Ecco, infatti, io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, poiché si godrà e si gioirà sempredi quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio. Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno più in essa voci di pianto, grida di angoscia. Non ci sarà più un bimbo che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla pienezza, poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i cento anni sarà considerato maledetto.” Isaia 65:17-20.

Il lettore osserverà che quando il Signore creerà i nuovi cieli e la nuova terra, dal momento in cui i malvagi risorgeranno dalle loro tombe al momento in cui saranno distrutti per sempre dalla seconda morte - la "piccola stagione" - "non ci sarà più [tra loro] un bambino di giorni [non ci saranno più nascite], né un vecchio che non abbia riempito i suoi giorni [non ci saranno più morti prima che i giorni dell'uomo siano compiuti]; perché il bambino morirà centenario; ma il peccatore centenario sarà maledetto". Sia i vecchi che i giovani (cioè coloro che rimarranno nelle tombe durante il millennio) usciranno poi insieme, ciascuno per vivere "cento anni" - "la piccola stagione" in cui Satana li ingannerà di nuovo. Non ci sarà né morte né nascita, ma tutti i malvagi saranno poi maledetti per sempre dalla Seconda Morte.

La parte della nuova terra che i piedi degli empi hanno calpestato e contaminato durante la "breve stagione" sarà purificata dal fuoco che scenderà "da Dio dal cielo" e brucerà loro e le loro opere, mentre coloro che abiteranno la nuova terra per l'eternità saranno protetti all'interno e intorno alla "città santa". Ap. 21:2.

“Salirono fino alla superficie della terra e assediarono l'accampamento dei santi e la città amata. Ma un fuoco scese dal cielo e li divorò. E il diavolo, che li aveva sedotti, fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta: saranno tormentati giorno e notte per i secoli dei secoli. Poi la Morte e gli inferi furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la seconda morte, lo stagno di fuoco. E chi non risultò scritto nel libro della vita fu gettato nello stagno di fuoco.” Ap 20:9, 10, 14, 15.

Giovedì - 22 Dicembre

La Morte Seconda

Malachia 4:1, Apocalisse 20:14, 15, Apocalisse 21:8

Che efficacia hanno il "lago di fuoco" e la "seconda morte"?

Gli empi ricevono la loro retribuzione sulla terra. Cfr. Proverbi 11:31. Essi “...saranno come stoppia; e il giorno che viene li divamperà, dice l’Eterno degli eserciti...” Malachia 4:1. Alcuni saranno distrutti in un momento, mentre altri soffriranno per giorni e giorni. Tutti saranno puniti “secondo le opere loro”. I peccati dei giusti verranno trasferiti su Satana ed egli dovrà soffrire non solo per la propria ribellione, ma anche per tutti i peccati che ha fatto commettere al popolo di Dio. La sua punizione sarà superiore a quella riservata a coloro che sono stati sedotti da lui. Dopo che tutti coloro che hanno ceduto ai suoi inganni saranno morti, egli continuerà ancora a vivere e a soffrire. Gli empi sono totalmente distrutti “radici e rami” nelle fiamme purificatrici. Satana è la radice, i suoi seguaci sono i rami. Le sanzioni della legge sono state assolte e le esigenze della giustizia sono state soddisfatte. Il cielo e la terra che ne sono testimoni, proclamano la giustizia di Dio. GC 526.2-GC 526.3

Poiché non solo Satana, ma anche "chiunque non è stato trovato scritto nel libro della vita, è stato gettato nel lago di fuoco", il fuoco del lago non fa che continuare la stessa distruzione operata dal fuoco che "scende da Dio dal cielo". Ap. 20:9. Dopo i mille anni, in altre parole, il fuoco che "scende da Dio dal cielo" sfocia nel "lago di fuoco" (Ap 20, 10) e nello sterminio eterno di tutti i peccatori. Di questa distruzione finale, una dimostrazione pre-millenaria sarà data quando la bestia e il falso profeta saranno gettati nel "lago di fuoco" - la loro tomba per i mille anni. E poiché il fuoco non continua a bruciare durante i mille anni, l'affermazione: "Il diavolo... fu gettato nel lago di fuoco e di zolfo, dove sono la bestia e il falso profeta" (Ap 20:10), mostra quindi che ci sono sia una distruzione tipica che una antitipica; il lago di fuoco prima del millennio è un tipo di quello dopo il millennio.

Venerdì - 23 Dicembre

Approfondimento

Alla fine dei mille anni ci sarà la seconda risurrezione. Allora gli empi risusciteranno e compariranno davanti a Dio per subire il castigo decretato per loro. Il veggente di Patmos, dopo avere parlato della risurrezione dei giusti, dice: “Il rimanente de’ morti non tornò in vita prima che fosser compiti i mille anni”. Apocalisse 20:5. Isaia, parlando degli empi, afferma: “Saranno raunati assieme, come si fa dei prigionieri nel carcere sotterra; saranno rinchiusi nella prigione, e dopo gran numero di giorni saranno puniti”. Isaia 24:22. GC 517.2

Whatsapp: (+49)157-508-25-635, (+63)961-954-0737
contact@advancedsabbathschool.org