"E il Dio stesso della pace vi santifichi interamente; e prego Dio che tutto il vostro spirito, anima e corpo sia conservato irreprensibile fino alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo". KJV - 1Tessalonicesi 5:23
L’apostolo Giovanni udì in visione una gran voce nel cielo che diceva: “...Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo di non aver che breve tempo!” Apocalisse 12:12. Le scene che provocano questa esclamazione sono spaventose. L’ira di Satana aumenta nella misura in cui diminuisce il tempo a sua disposizione. Durante il “tempo di distretta”, la sua opera di seduzione e di distruzione raggiungerà il culmine. GC 488.2
Fenomeni soprannaturali appariranno in cielo e proveranno la potenza miracolosa dei demoni. Gli spiriti satanici andranno dai re di tutta la terra e dagli abitanti di tutto il mondo per sedurli e convincerli a unirsi a Satana nella sua lotta finale contro il governo di Dio. Per mezzo di questi agenti sia i governanti che i sudditi saranno ingannati. Alcuni si presenteranno pretendendo di essere il Cristo stesso, reclamando il titolo e il culto dovuti al Redentore del mondo. Faranno miracoli straordinari, opereranno guarigioni e pretenderanno di annunciare rivelazioni divine che sono però in contraddizione con la chiara testimonianza delle Scritture. GC 488.3
Per completare il grande dramma della seduzione, Satana stesso impersonificherà il Cristo. La chiesa aspetta da molto tempo l’avvento del Salvatore come coronamento delle sue speranze e il grande seduttore farà credere che il Cristo sia già venuto. In varie parti della terra, Satana si manifesterà fra gli uomini come un essere maestoso, circondato da uno splendore eclatante, simile alla descrizione del Figlio di Dio fatta da Giovanni in Apocalisse 1:13-15. La sua gloria supererà qualsiasi altra manifestazione che gli uomini abbiano mai visto. Il grido trionfale riempie l’aria: “Il Salvatore è venuto! Il Salvatore è venuto!” Le folle si prostreranno in adorazione davanti a lui, mentre alzerà le mani e pronuncerà una benedizione come faceva Gesù con i suoi discepoli quando era su questa terra. La sua voce sarà dolce, suadente, melodiosa. Con un tono affabile, che esprime tenera compassione, egli esporrà alcune di quelle belle e celesti verità insegnate dal Salvatore. Guarirà i malati e, nella sua veste di pseudo cristo, affermerà di aver trasferito il riposo dal sabato alla domenica e ordinerà a tutti di santificare il giorno da lui benedetto. Dichiarerà che quanti persistono nel voler santificare il settimo giorno bestemmiano il suo nome e rifiutano di ascoltare gli angeli che ha inviato loro con il messaggio della verità. Questo sarà l’inganno supremo, quasi irresistibile. Come i samaritani furono ingannati da Simon Mago, così le folle, dai più piccoli ai più grandi, accetteranno questi inganni, dicendo: “...Costui è la “potenza di Dio”, che si chiama la “grande””. Atti 8:10. GC 488.4
Quali sono le quattro dimensioni della crescita di Gesù menzionate in questo brano?
Nello svolgimento del suo lavoro, Gesù era amabile e pieno di tatto. Occorrono molta pazienza e spiritualità per introdurre la religione nella vita domestica e nella professione, per svolgere i propri affari e lasciare pertanto il primo posto alla gloria di Dio. Anche in questo Gesù ci ha aiutati. Egli non era mai così preso dalle preoccupazioni terrene da non avere il tempo di pensare alle realtà divine. Spesso esprimeva la sua gioia con il canto di salmi o di inni sacri. Gli abitanti di Nazaret lo udivano mentre innalzava a Dio espressioni di lode e di ringraziamento. Mediante il canto restava in comunione con il cielo e quando i suoi compagni si lamentavano per la stanchezza del lavoro li confortava intonando dolci melodie. Sembrava che i suoi canti allontanassero i demoni e riempissero di profumo il luogo in cui si trovava. La mente degli uditori era trasportata da questo esilio terreno fino alla loro patria in cielo. GDN 44.2
Gesù fu per il mondo una fonte di misericordia, e durante gli anni in cui visse a Nazaret diffuse intorno a sé simpatia e tenerezza. La sua presenza rendeva tutti più felici: gli anziani, gli afflitti, coloro che si sentivano oppressi dal peso del peccato, i bambini intenti a giocare. Colui la cui parola potente sosteneva i mondi, si chinava per raccogliere un uccello ferito. Nulla gli sembrava indegno della sua attenzione e del suo aiuto. GDN 44.3
Così, mentre cresceva in sapienza e in statura, cresceva anche in grazia davanti a Dio e davanti agli uomini. Provando simpatia per tutti, si conquistava la simpatia di tutti. Per la speranza e il coraggio che sapeva infondere, era una fonte di benedizione per ogni famiglia. Spesso nella sinagoga, in giorno di sabato, era invitato a leggere un brano dei profeti e una luce nuova scaturiva dalle note parole del testo sacro, facendo trasalire il cuore degli uditori. GDN 44.4
“Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, fate di tutto perché Dio vi trovi in pace, senza colpa e senza macchia. Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell'eternità. Amen.” 2Pet 3:14, 18.
La santificazione non è l'opera di un momento, di un'ora o di un giorno. È una crescita continua nella grazia". "Gesù, considerato come uomo, era perfetto, eppure cresceva nella grazia. Luca 2:52: "E Gesù cresceva in sapienza e statura, e in favore di Dio e degli uomini". Anche il cristiano più perfetto può crescere continuamente nella conoscenza e nell'amore di Dio."--"Testimonianze per la Chiesa", Vol. 1, pagg. 339, 340.
Dovremmo considerare le parole dell'apostolo Paolo, in cui si appella ai suoi fratelli, per le misericordie di Dio, affinché presentino i loro corpi "come un sacrificio vivente, santo, gradito a Dio"... La santificazione non è solo una teoria, un'emozione o una forma di parole, ma un principio vivo e attivo, che entra nella vita quotidiana. Richiede che le nostre abitudini nel mangiare, nel bere e nel vestire siano tali da garantire la conservazione della salute fisica, mentale e morale, in modo da poter presentare al Signore il nostro corpo, non un'offerta corrotta da abitudini sbagliate, ma "un sacrificio vivente, santo, gradito a Dio". Rm 12,1."--"Consigli sulla salute", p. 67.
In che modo la comprensione del fatto che il nostro corpo è "tempio di Dio" e "tempio dello Spirito Santo" può influenzare positivamente il nostro stile di vita?
In questa lettera ai Corinzi, Paolo cercò di mostrare loro che la potenza di Cristo poteva liberarli dal male. Lui sapeva che se essi si fossero attenuti alle condizioni spiegate avrebbero ottenuto forza divina dall’Onnipotente. Perciò si sforzò di aiutarli a liberarsi dalla schiavitù del peccato e di assisterli a procacciare la santità, nel timore di Dio. Egli enfatizzò i diritti che Cristo aveva su loro dal momento che si erano convertiti e avevano consacrato a lui la loro vita. “Voi siete di Cristo” dichiarò Paolo. “Non appartenete a voi stessi... foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo”. 1 Corinzi 3:23; 6:19, 20 . UVI 191.4
L’apostolo presentò chiaramente il risultato dell’abbandono di una vita pura e santa per seguire le corrotte pratiche del paganesimo. “Non v’illudete — egli scrisse -, né i fornicatori, né gl’idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né i sodomiti, né i ladri, né gli avari, né gli ubriachi, né gli oltraggiatori, né i rapaci erederanno il regno di Dio”. 1 Corinzi 6:9, 10 (Luzzi). Paolo li supplicò di controllare le più basse passioni e gli appetiti pervertiti. “Non sapete voi — egli chiese — che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio?” 1 Corinzi 6:19 (Luzzi).. UVI 192.1
Che i seguaci di Cristo siano un popolo pio, che non adotti le massime empie e non si conformi alle vie inique del mondo, che non ami i suoi piaceri peccaminosi e non ne approvi le follie. Che il credente riconosca il proprio corpo come tempio dello Spirito Santo e che quindi lo rivesta con abiti ordinati, modesti e dignitosi. Inoltre, nel mangiare e nel bere e in tutta la sua condotta dovrebbe modellare la sua vita come se fosse un seguace del Maestro mite e umile. Così il credente sarà portato ad astenersi da tutte le bevande inebrianti, dal tabacco e da altri stupefacenti, e ad evitare ogni abitudine e pratica che rovini il corpo e l'anima. 1 Cor. 3:16, 17; 9:25; 10:31; 1 Tim. 2:9, 10; 1 Gv. 2:6.
Cosa significa avere la "mente di Cristo"?
Nella preghiera rivolta al Padre Cristo ha dato al mondo una lezione che dovrebbe rimanere impressa nell’anima e nello spirito. “E questa è la vita eterna:”, disse, “che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. Giovanni 17:3. Ecco la vera educazione che dà forza. La conoscenza di Dio e di Gesù Cristo, che Egli ha mandato, acquisita per esperienza, trasforma l’uomo ad immagine divina e gli trasmette l’autocontrollo, sottoponendo ogni impulso e passione della nostra natura inferiore al dominio delle facoltà spirituali superiori. Essa rende chi la possiede figlio di Dio ed erede del cielo, lo mette in comunicazione con la mente dell’Infinito aprendogli i ricchi tesori dell’universo. PV 70.3
Geremia 31:31-33-“Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore -, nei quali con la casa d'Israele e con la casa di Giuda concluderò un'alleanza nuova. Non sarà come l'alleanza che ho concluso con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dalla terra d'Egitto, alleanza che essi hanno infranto, benché io fossi loro Signore. Oracolo del Signore. Questa sarà l'alleanza che concluderò con la casa d'Israele dopo quei giorni - oracolo del Signore -: porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.”
Questa nuova alleanza, vedete, entrerà in vigore nel tempo della riunione. Allora tutto il popolo di Dio conoscerà la differenza tra il bene e il male. Così sapranno qual è la volontà e la via del Signore. E così sarà in grado di compiere il bene e di evitare il male. Saranno naturalmente e volentieri inclini a fare il bene, proprio come ora inclinano a fare il male.
Nabucodonosor, re di Babilonia, era un re molto grande. Regnava su un grande regno e viveva in un palazzo meraviglioso. Ma non appena gli fu tolto il cuore umano e gli fu messo il cuore di una bestia, altrettanto presto i suoi desideri e le sue vie lo abbandonarono e i desideri e le vie di una bestia entrarono in lui. (Vedi Daniele 4:16). Così è per il popolo di Dio: Non appena Egli metterà la Sua legge nelle loro parti interiori e la scriverà nei loro cuori, il desiderio e l'inimicizia del cuore carnale contro la legge di Dio scompariranno. Il popolo di Dio non avrà più bisogno di dire: "Quando vogliamo fare il bene, il male è presente". "O misero che sono, chi mi libererà dal corpo di questa morte?". Rm 7,24.
Ger 31:34-„Non dovranno più istruirsi l'un l'altro, dicendo: «Conoscete il Signore», perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande - oracolo del Signore -, poiché io perdonerò la loro iniquità e non ricorderò più il loro peccato».”
Si noti che i peccatori e coloro che ignorano Dio non saranno più tra il popolo di Dio. Certamente un cambiamento è in arrivo. Lo stato attuale delle cose non durerà a lungo, i peccatori saranno eliminati per sempre. E quanto dovremmo essere contenti che, se ci pentiamo ora, i nostri peccati saranno perdonati e dimenticati, e che nessuno ce li ricorderà mai!
Simone, lo stregone di Samaria, voleva ricevere i doni dello Spirito Santo senza essere rigenerato dallo Spirito. Come si manifesta questo stesso atteggiamento ancora ai nostri giorni?
Gli indemoniati, generalmente, vengono rappresentati in una condizione di grande sofferenza, ma vi sono eccezioni a questa regola. Alcuni, per possedere una potenza soprannaturale, accettano volentieri la guida di Satana. Essi, quindi, non sono in lotta con i demoni. A questa categoria appartenevano generalmente quanti erano dotati di uno spirito divinatorio come Simon mago, il mago Elima e la serva che a Filippi seguiva Paolo e Sila. GC 403.3
Nessuno corre maggior pericolo di subire l’influsso deleterio degli spiriti malvagi di coloro che, nonostante la diretta e chiara testimonianza delle Scritture, negano l’esistenza e l’azione del diavolo e dei suoi angeli. Finché se ne ignorano le astuzie, essi godono di un immenso vantaggio, perché molti ascoltano i loro suggerimenti pensando di seguire gli orientamenti della loro saggezza. Ecco perché, a mano a mano che si avvicina la fine dei tempi, Satana opererà con tutta la sua potenza per ingannare e distruggere e cercherà di diffondere ovunque l’idea che egli non esiste. Rientra nei suoi metodi dissimularsi e nascondere la vera natura della sua attività. GC 404.1
Gesù, vedete, ha affrontato il diavolo con un "Così dice il Signore", con ciò che era scritto. Se non riusciamo a interessarci alla Bibbia come Lui si è interessato ad essa, se non studiamo per sapere ciò che Lui vuole che facciamo, come possiamo affrontare le tentazioni e uscirne vittoriosi? C'è da meravigliarsi se molti, dopo il battesimo, si allontanano dal cammino? La stessa cosa che li renderebbe forti nella fede, vedendo Dio che dà loro una vittoria gloriosa, la rifuggono, non sapendo che dopo una tempesta di pioggia e vento, arrivano il sole e la calma. Giobbe fu messo a dura prova, ma ottenne la vittoria e in seguito ricevette il doppio di tutte le sue perdite. Perché noi non possiamo? Avendo ottenuto la vittoria sulla sua tentazione, Gesù non fu mai più disturbato dal diavolo. E Giobbe e tutti i grandi uomini di Dio, per esperienza, trovarono lo stesso sollievo da Satana.
La nostra posizione contro il peccato, quindi, deve essere decisa, senza il minimo tentennamento. Anche noi dobbiamo far sapere al diavolo che facciamo sul serio, se vogliamo trovare pace.
Che differenza c'è tra il prepararsi alla Seconda Venuta e l'essere pronti per quell'evento glorioso?
"C'è un grande bisogno di studiare la Parola di Dio. Da un capo all'altro del mondo il messaggio della giustizia di Cristo deve essere suonato da labbra umane, per preparare la via del Signore. I giovani, gli anziani e le persone di mezza età devono contribuire in prima persona a preparare le loro anime al grande evento che presto avrà luogo, la seconda venuta di Cristo sulle nuvole del cielo, e così facendo rifletteranno la luce su molte altre anime". RH 22 luglio 1909, par. 14
Per anni noi studenti e insegnanti del Vangelo ci siamo soffermati molto sui segni della seconda venuta di Cristo, ma non sui segni del Regno. Di conseguenza, la cristianità ha teoricamente fuso i segni del Regno con i segni del secondo avvento.
Qualcosa di simile a questo è ciò che facevano gli ebrei di un tempo quando aspettavano la prima apparizione del Messia. Secondo la loro comprensione privata, studiavano a fondo i segni della restaurazione del Regno, ma non tanto i segni della venuta del Messia. Così, quando fu detto loro che il Messia era venuto ma non era il momento di restaurare il Regno, i capi dei Giudei, dando per scontato che la loro interpretazione privata (non ispirata) delle Scritture fosse infallibile, rifiutarono il messaggio di quel giorno. Poi, nel tentativo di salvaguardare la loro influenza sulla gente comune e di sottometterla al loro modo di pensare, crocifissero il Signore, il loro Salvatore e Re, come uccisero anche i profeti che lo avevano preceduto. La loro insistenza perché il Regno fosse restaurato ai loro tempi, però, non portò loro alcun vantaggio.
2Pet 1:19-21-“E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino. Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, 21poiché non da volontà umana è mai venuta una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono alcuni uomini da parte di Dio.”
Nessuno, dicono le Scritture, può dispiegare privatamente (senza Ispirazione) le profezie, perché, dice l'Apostolo, poiché la profezia non è avvenuta per iniziativa privata - non per volontà di uomini, ma di uomini santi e dello Spirito - non può quindi essere interpretata privatamente, ma solo da uomini santi guidati dallo Spirito Santo. Inoltre, anche dopo che la profezia è stata così interpretata, solo ai giusti (i penitenti) è dato il dono di comprenderla (Dan. 12:10).
Poiché come popolo conosciamo alcuni dei segni della seconda venuta di Cristo e nessuno dei segni del Regno, è meglio concentrarsi sui segni di quest'ultimo.
Mat 13:24-30-“Espose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: «Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?». Ed egli rispose loro: «Un nemico ha fatto questo!». E i servi gli dissero: «Vuoi che andiamo a raccoglierla?». «No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l'una e l'altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio.”
Questa parabola del Regno, notate, contiene tre periodi di tempo: Primo, il periodo della semina - il tempo del ministero di Cristo; secondo, il periodo della crescita - il tempo dall'ascensione di Cristo al raccolto; terzo, il tempo del raccolto - un breve periodo di tempo "alla fine del mondo" (Matteo 13:49), il periodo in cui la terra è illuminata dalla gloria dell'angelo (Ap. 18:1) e in cui tutto il popolo di Dio è chiamato fuori da Babilonia (versetto 4). Allora coloro che non hanno risposto a questa chiamata a raccolta grideranno: "La mietitura è passata, l'estate è finita e noi non siamo stati salvati". Ger. 8:20. La "mietitura", quindi, è "la fine del mondo". Versetto 49. Inizia nella Chiesa e termina a Babilonia.
Vidi la delusione di coloro che avevano atteso il Signore con tanta fiducia, ma non lo avevano visto. Era nei piani di Dio nascondere il futuro e condurre il suo popolo a prendere una decisione. Ma senza l'annuncio di una data precisa per la venuta di Gesù, l'opera di Dio non si sarebbe compiuta. Satana aveva convinto gli uomini che i grandi eventi legati al giudizio e alla fine del tempo di grazia si sarebbero verificati in un lontano futuro. Era quindi necessario che il popolo fosse guidato a ricercare sinceramente una preparazione immediata. PSCR 220.5-PSCR 220.6