Cristo Ha Sconfitto La Morte

Lezione 7, 4° Trimestre 5-11 Novembre 2022

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Sabato Pomeriggio - 5 Novembre

Testo della memoria:

“Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo, e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi.”


Gesù dichiarò ai suoi ascoltatori che senza la risurrezione dei morti, da quelle stesse Scritture in cui essi professavano di credere, non avrebbero tratto alcun vantaggio. “Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete voi letto quel che vi fu insegnato da Dio, quando disse: Io sono l’Iddio di Abramo e l’Iddio di Isacco e l’Iddio di Giacobbe? Egli non è l’Iddio dei morti, ma de’ viventi”. Matteo 22:31, 32. Dio considera le cose che non sono come se fossero, vede la fine sin dal principio, e contempla i risultati della sua opera come se fossero già compiuti. Preziosi agli occhi di Dio, coloro che sono morti da Adamo fino all’ultimo credente, udranno la voce del figlio di Dio e usciranno dal sepolcro per una vita immortale. Dio sarà il loro Dio, ed essi il suo popolo. Vi sarà un’intima e tenera relazione fra Dio e i santi risorti. Egli contempla questa condizione, che è un’anticipazione del suo piano, come se già fosse attuata. I morti vivono in lui.. SU 459.1

Domenica - 6 Novembre

Un Sepolcro sigillato

Matteo 27: 62-66

In che modo queste azioni (Matteo 27:62-66) hanno contribuito a fornire al mondo più tardi ulteriori prove della risurrezione di Gesù?

I sacerdoti dettero disposizioni perché il sepolcro fosse sorvegliato. Una grande pietra fu posta sulla sua apertura. Legarono la pietra con grosse corde, ne fissarono le estremità alla roccia, e vi apposero il suggello romano. La pietra non poteva essere rimossa senza che il suggello venisse rotto. Un corpo di guardia di cento soldati fu messo intorno al sepolcro per prevenire qualsiasi inganno. I sacerdoti fecero tutto quello che potevano perché il corpo di Cristo rimanesse dove era stato posto. Gesù era stato rinchiuso nella tomba come se dovesse restarvi per sempre. . GDN 597.2

Questi piani vennero architettati da uomini deboli che non si rendevano conto dell’inutilità delle loro precauzioni. Ma la loro azione doveva dare maggiore gloria a Dio. I numerosi tentativi compiuti per impedire la risurrezione di Gesù, avrebbero costituito una grande prova in suo favore. Maggiore era il numero dei soldati posti intorno al sepolcro, più efficace sarebbe stata la testimonianza della sua risurrezione. Centinaia di anni prima della morte del Cristo, lo Spirito Santo aveva dichiarato attraverso il salmista: “Perché tumultuano le nazioni, e meditano i popoli cose vane? I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano assieme contro l’Eterno e contro il suo Unto... Colui che siede ne’ cieli ne riderà”. Salmi 2:1-4. Le guardie romane e l’esercito romano non potevano trattenere nella tomba il Signore della vita. L’ora della liberazione si avvicinava.. SU 598.3

Gesù fu arrestato giovedì mattina presto; processato davanti ad Anna quando era ancora buio (Gv 18,13); portato davanti a Caifa nell'assemblea del Sinedrio (il suo processo legale) all'alba (Mt 26,57; 27,1); poi davanti a Pilato, venerdì, prima dell'alba - circa alla sesta ora (Gv 19,14); poi davanti a Erode (Lc 23,7); poi di nuovo davanti a Pilato (Lc 23,7). 26:57; 27:1); poi davanti a Pilato, venerdì, prima dello spuntar del giorno - verso l'ora sesta (Giovanni 19:14); poi davanti a Erode (Luca 23:7); poi di nuovo davanti a Pilato (Luca 23:11); e infine fu crocifisso la mattina dello stesso giorno, verso l'ora terza (Marco 15:25) - le 9:00 del mattino, ora moderna.

Questo registro temporale mostra che la sua cattura, i suoi processi e la sua crocifissione furono accuratamente e astutamente preordinati per avvenire di notte e al mattino presto, per evitare qualsiasi tumulto, perché "temevano il popolo". Luca 20:19.

Che Egli rimase nel sepolcro due notti e risuscitò la domenica; che i tre giorni e le tre notti sono il tempo che intercorre tra il suo primo processo legale e la sua risurrezione; che il cuore della terra è stato erroneamente interpretato come la tomba, mentre invece, come dimostra l'esperienza di Giona, è simbolico della prigionia di Cristo nelle mani dei peccatori e nel sepolcro (Mt. 20:19; 16:21; 16:21). 20:19; 16:21; 17:22, 23; 27:63; Luca 9:22; 24:21; 18:33; 24:7; - "Così sta scritto, e così è toccato a Cristo soffrire e risorgere dai morti il terzo giorno". (Luca 24:46); che il segno dei "tre giorni e tre notti" si compie letteralmente dal giovedì mattina, ora del Suo processo legale, alla domenica mattina, quando è risorto...

Lunedì - 7 Novembre

È risorto

Matteo 28:1-6, Giovanni 10:17, 18, Romani 8:11

Chi è stato direttamente coinvolto nella risurrezione di Gesù?

La notte del primo giorno della settimana stava per concludersi. Era l'ora più buia, quella che precede l'alba. Gesù era prigioniero nella sua tomba angusta; la grande pietra era ancora al suo posto e il suggello romano era intatto; i soldati romani vegliavano. Erano presenti anche schiere invisibili di angeli malvagi. Il principe delle tenebre, insieme con il suo esercito apostata, avrebbe voluto trattenere per sempre il Figlio di Dio nella tomba sigillata. Ma anche una schiera divina circondava il sepolcro; quegli angeli, eccelsi in potenza, custodivano la tomba ed erano ansiosi di salutare il Principe della vita. GDN 598.1

“Ed ecco si fece un gran terremoto; perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra, e vi sedette sopra”. Matteo 28:2. Quell'angelo aveva lasciato il cielo rivestito dell'armatura di Dio. I raggi splendenti della gloria di Dio lo precedevano e illuminavano il suo sentiero. “Il suo aspetto era come di folgore; e la sua veste bianca come neve. E, per lo spavento che ne ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte”. Versetti 3, 4. GDN 598.1

Sacerdoti e capi d'Israele, dov'è la potenza del vostro corpo di guardia? Quei soldati valorosi che non hanno mai temuto la potenza umana sono prigionieri, catturati senza spade e senza lance. Essi vedono un volto che non è quello di un guerriero mortale, ma dell'essere più potente dell'esercito del Signore. È l'angelo che occupa il posto di Satana dopo la sua caduta. È l'angelo che sulle colline di Betlemme ha annunciato la nascita di Cristo. Al suo avvicinarsi la terra trema, i demoni fuggono; e mentre egli fa rotolare la pietra, sembra che il cielo sia sceso sulla terra. I soldati lo scorgono mentre rimuove la pietra come se fosse un ciottolo e odono il suo grido: “Figlio di Dio, vieni fuori. Tuo Padre ti chiama”. Vedono Gesù uscire dal sepolcro aperto e sentono che proclama: “Io sono la risurrezione e la vita”. Giovanni 11:25. Mentre esce nella maestà e nella gloria, gli angeli divini si prostrano in adorazione davanti al Redentore, e lo salutano con canti di lode. GDN 598.3

Marco 16:1, 2 e Luca 24:1-10, e anche Giovanni 20:1, testimoniano tre volte che Maria Maddalena non sapeva nulla della risurrezione del Signore prima della domenica mattina, quando l'angelo le disse con sorpresa: "È risorto; non è qui; guardate il luogo dove l'hanno deposto. Ma andate per la vostra strada, dite ai suoi discepoli e a Pietro che vi precede in Galilea: là lo vedrete". Marco 16:6, 7.

Marco dice anche che "Gesù si alzò di buon'ora il primo giorno della settimana" e che "il primo giorno della settimana [non il sabato] apparve per primo a Maria Maddalena". Marco 16:9.

Coloro che interpretano le parole "mentre cominciava ad albeggiare verso il primo giorno della settimana" nel senso che era il tardo pomeriggio del sabato e che Gesù era già risorto, sono in grave errore.

Marco dice: "quando il sabato era passato", mentre Matteo dice: "alla fine del sabato". In un altro caso, l'uno dice "di buon mattino del primo giorno della settimana", mentre l'altro dice "mentre cominciava ad albeggiare verso il primo giorno della settimana". Queste frasi comparative hanno tutte lo stesso significato.

Inoltre, un confronto tra Matteo 28:1 e Giovanni 20:1 mostra che entrambe le Scritture si riferiscono a uno stesso evento, sebbene molti cerchino di confutare il fatto. Giovanni dice che le donne giunsero al sepolcro "il primo giorno della settimana... quando era ancora buio". Questo non può significare la fine del sabato, quando il sole stava per tramontare, perché se fosse stato quello il momento, Giovanni non avrebbe detto "quando era ancora buio", indicando chiaramente che la notte si era quasi consumata, ma non completamente. E Matteo, parlando di questa stessa ora, dice: "alla fine del sabato, mentre cominciava ad albeggiare verso il primo giorno della settimana".

Quindi, alla luce di tutti i vangeli, la parola "alba" può essere interpretata per significare solo il sorgere del giorno - il mattino. Anche il dizionario inglese sostiene questa definizione.

Martedì - 8 Novembre

Molti salirono con Lui

Matteo 27:51-53

Che cosa ci insegna questo incredibile racconto sulla risurrezione di Gesù e sul suo compimento?

Quando Gesù, ancora sulla croce, aveva gridato “È compiuto”, le rocce si erano spaccate, la terra aveva tremato e alcune tombe si erano aperte. Quando risuscitò vittorioso dalla morte e dalla tomba, mentre la terra tremava e la gloria del cielo rischiarava quel luogo sacro, molti dei giusti risposero alla sua chiamata e risuscitarono come testimoni della sua risurrezione. I giusti prescelti risuscitarono glorificati. Erano stati scelti fra i santi di ogni epoca, dalla creazione fino ai giorni di Gesù. Così mentre i capi del popolo cercavano di nascondere la risurrezione del Cristo, Dio decise di risvegliare un gruppo di persone dalle loro tombe perché testimoniassero della risurrezione di Gesù e proclamassero la sua gloria. PSCR 171.5

Coloro che risuscitarono dopo la risurrezione di Gesù apparvero a molte persone, raccontando loro che il sacrificio per l'uomo era stato compiuto, che Gesù crocifisso dagli ebrei era risuscitato dai morti, e come conferma delle loro parole dicevano: “Siamo risuscitati con lui”. Testimoniarono che tramite la sua potenza erano stati chiamati dalle loro tombe. Nonostante circolassero falsi rapporti, Satana non poteva nascondere la risurrezione di Cristo, né potevano farlo i suoi angeli o i capi sacerdoti, perché le persone risuscitate con lui diffondevano questa meravigliosa notizia; anche Gesù si sarebbe presto mostrato ai suoi discepoli addolorati, per placare le loro paure e suscitare in loro gioia e felicità. . PSCR 172.2

"Mosè sul monte della trasfigurazione era un testimone della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. Egli rappresentava coloro che usciranno dalla tomba alla risurrezione dei giusti". Desire of Ages, pagina 421. Mosè rappresenta la prima resurrezione, o resurrezione generale, di Apocalisse 20:6.

Se Mosè rappresenta la risurrezione generale, chi rappresenterebbe allora la risurrezione mista o speciale di Daniele 12:2? Abbiamo quella di Matteo 27:52, 53. "E i sepolcri si aprirono; e molti corpi dei santi che dormivano si alzarono, uscirono dai sepolcri dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti". I santi che parteciparono a questa risurrezione provenivano da tutte le epoche. Alcuni che, forse, erano vissuti proprio nel periodo in cui Cristo predicava e conoscevano Lui e la Sua opera, furono testimoni della Sua risurrezione. Leggere Early Writings, pagina 184; Desire of Ages, pagina 786.

C'è un'altra ragione per cui Matteo 27:52 è un tipo di questa risurrezione mista. Coloro che sono risorti con Cristo hanno testimoniato la divinità di Cristo agli stessi che lo hanno crocifisso. Parlando di questa risurrezione mista, Daniele dice: "E molti di quelli che dormono nella polvere della terra si sveglieranno, alcuni a vita eterna, altri a vergogna e disprezzo eterno". Allora saranno inclusi alcuni giusti che vissero e furono testimoni della crocifissione; anche coloro che Lo crocifissero e Lo trafissero, perché (Apocalisse 1:7) "Ecco, Egli viene con le nuvole: E ogni occhio lo vedrà, e anche quelli che lo hanno trafitto". Pertanto, la risurrezione che testimoniava la potenza di Dio nei confronti di questi assassini di Suo Figlio, simboleggiava i giusti che vengono risuscitati nella risurrezione mista (speciale).

Mercoledì - 9 Novembre

Testimoni del Cristo risorto

Giovanni 20:11-29, 1 Corinzi 15:5-8

Come reagirono i discepoli quando incontrarono per la prima volta il Cristo risorto?

Cristo rimase su questa terra per quaranta giorni per preparare i discepoli all’opera che li attendeva e per spiegare loro ciò che essi non erano stati precedentemente capaci di comprendere. Parlò delle profezie riguardanti il suo avvento, della sua reiezione da parte dei giudei, della sua morte, indicando loro che in questo modo si era adempiuto ogni aspetto della profezia che lo riguardava. Disse anche che avrebbero dovuto considerare questi adempimenti garanzia della potenza che li avrebbe sostenuti nell’opera che li attendeva. Scrive l’evangelista Luca: “Allora Gesù li aiutò a capire le profezie delle Scritture. Poi aggiunse: ‘Così sta scritto: il Messia deve morire, ma il terzo giorno doveva risuscitare dai morti. Per suo incarico ora deve essere portato a tutti i popoli l’invito a cambiare vita e a ricevere il perdono dei peccati. Voi sarete testimoni di tutto ciò cominciando da Gerusalemme’”. Luca 24:45-48. . UVI 17.4

In questi giorni che Cristo dedicò ai discepoli, essi acquisirono nuove esperienze. La loro fede fu pienamente confermata da ciò che il loro diletto Maestro spiegava loro in riferimento all’adempimento delle profezie contenute nelle Scritture, tanto che essi potevano dire: “So in chi ho creduto”. 2 Timoteo 1:12 (Luzzi). Cominciavano a rendersi conto della natura e dell’ampiezza di quell’opera che consisteva nel proclamare al mondo le verità loro affidate. Erano chiamati a essere testimoni verso il mondo degli eventi che avevano caratterizzato la vita del Cristo, la sua morte e risurrezione, le profezie che a essi si riferivano, i misteri del piano della salvezza e della potenza di Gesù per il perdono dei peccati. Dovevano proclamare un Vangelo di pace e salvezza per mezzo del pentimento e della potenza che il Salvatore assicurava. . UVI 18.1

Il fatto che i seguaci di Cristo non fossero concordi prima della risurrezione è una testimonianza molto positiva del fatto che le primizie (i 120) di coloro che dormono non maturarono (si convertirono completamente) fino a dopo la risurrezione. I 40 giorni di presenza personale di Cristo sulla terra dopo la Sua risurrezione furono il tempo in cui si raccolsero le primizie, perché dopo la Sua ascensione i cristiani si chiusero nella stanza superiore e non uscirono a predicare la verità fino alla Pentecoste...

Giovedì - 10 Novembre

Primizia di Quelli Che Sono Morti

1 Corinzi 15:20, Deuteronomio 26:1-11

In che senso Paolo si riferisce a Cristo risorto come "primizia di coloro che sono morti"?

L’apostolo presentò la grande dottrina della risurrezione con argomenti convincenti. “Se non v’è risurrezione dei morti — egli discusse — neppur Cristo è risuscitato; e se Cristo non è risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione, e vana pure è la vostra fede. E noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, ch’Egli ha risuscitato il Cristo; il quale Egli non ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano. Difatti, se i morti non risuscitano, neppur Cristo è risuscitato; e se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati. Anche quelli che dormono in Cristo, son dunque periti. Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini. Ma ora Cristo è risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono”. 1 Corinzi 15:13-20 (Luzzi). . UVI 200.6

Coloro che risuscitarono con Cristo il diciottesimo giorno del primo mese... furono immortalati e accolti in cielo come il covone antitipico, che indica la raccolta dei frutti che non moriranno mai. La loro risurrezione dai morti significava l'inizio della raccolta dei primi frutti dei 120 discepoli che dovevano morire e risorgere. Il fatto che i seguaci di Cristo non fossero d'accordo prima della risurrezione è una testimonianza molto positiva del fatto che le primizie (i 120) di coloro che dormono non maturarono (si convertirono completamente) fino a dopo la risurrezione. I 40 giorni di presenza personale di Cristo sulla terra dopo la sua risurrezione sono stati il tempo in cui sono state raccolte le primizie, perché dopo la sua ascensione i cristiani si sono chiusi nella stanza superiore e non sono usciti a predicare la verità fino alla Pentecoste. I 120 che ricevettero la forza dello Spirito proprio nel giorno in cui furono offerti i pani d'onda, furono quindi i pani d'onda antitipici, a significare la completezza della raccolta dei primi frutti. Successivamente vennero i secondi frutti dei morti, durante i quali la zizzania si mescolò al grano.

È davvero meraviglioso il modo in cui Dio ha elaborato il piano di salvezza e lo ha rivelato passo dopo passo, come necessario. Quando nel 1844 iniziò il giudizio investigativo dei morti e la raccolta delle primizie dei viventi, Egli non lasciò il Suo popolo nell'oscurità riguardo a questi eventi. La primissima visione che la sorella White ricevette nel 1844 riguardava le 144.000 primizie, i "servi del nostro Dio", che non assaggeranno mai la morte. (Vedere Scritti iniziali, pagg. 13-15.)

Come Cristo e coloro che risuscitò e portò con sé divennero il covone prototipico, che indica la raccolta delle primizie (i 120) di coloro che saranno risuscitati, così anche quando entrò nel suo ministero sacerdotale nel primo appartamento del santuario celeste e presentò se stesso e i suoi trofei davanti a Suo Padre, essi divennero il covone antitipico, che indica la raccolta delle primizie di coloro che saranno tradotti (i 144.000 santi viventi). Alla luce di questo parallelo, si vede chiaramente che la condizione spirituale dei 120 prima della Pentecoste apostolica è un esempio della condizione spirituale dei 144.000 prima della Pentecoste futura.

Venerdì - 11 Novembre

Approfondimento

Gesù risorse dai morti come primizia di coloro che dormono. Egli era raffigurato dal covone che veniva agitato nel tempio e la sua risurrezione avvenne proprio nel giorno in cui i covoni erano presentati davanti al Signore. Per più di mille anni quella cerimonia simbolica era stata ripetuta. Si raccoglievano le prime spighe mature nei campi di grano e quando il popolo saliva a Gerusalemme, in occasione della Pasqua, il covone delle primizie veniva agitato davanti al Signore come offerta di riconoscenza; solo dopo questa cerimonia si poteva mietere e raccogliere il grano. Il covone consacrato a Dio era un simbolo del raccolto. Nello stesso modo Cristo, la primizia, raffigurava il grande raccolto spirituale che doveva essere introdotto nel regno di Dio. La sua risurrezione è un simbolo e una garanzia di quella di tutti i giusti. “Infatti, se crediamo che Gesù morì e risuscitò, crediamo pure che Dio, per mezzo di Gesù, ricondurrà con lui quelli che si sono addormentati”. 1 Tessalonicesi 4:14. . GDN 602.1

L’uccisione dell’agnello pasquale simboleggiava la morte di Gesù. Dice l’apostolo Paolo: “...la nostra pasqua, cioè Cristo, è stata immolata”. 1 Corinzi 5:7. La mannella delle primizie, che al tempo di Pasqua veniva agitata davanti al Signore, rappresentava la risurrezione. Paolo, infatti, parlando della risurrezione di Gesù e del suo popolo, scrive: “...Cristo, la primizia; poi quelli che son di Cristo, alla sua venuta”. 1 Corinzi 15:23. Simile alla mannella agitata, che era la primizia del grano maturo raccolto prima della mietitura, il Cristo rappresenta la primizia dei redenti che alla risurrezione finale saranno raccolti nel granaio di Dio. GC 313.2

I simboli si adempirono non solo in relazione all’evento ma anche al tempo. Il quattordicesimo giorno del primo mese ebraico, lo stesso giorno e lo stesso mese nei quali per quindici lunghi secoli l’agnello pasquale era stato immolato, il Cristo, dopo aver mangiato la Pasqua con i suoi discepoli, istituì la festa che doveva commemorare la sua morte, quale “Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo”. Quella stessa notte egli fu arrestato per essere crocifisso. Come antitipo della mannella agitata, il nostro Signore fu risuscitato dai morti il terzo giorno, “primizia di quelli che dormono”, esempio di tutti i risorti, il cui corpo “vile” sarà reso conforme “al suo corpo glorioso”. 1 Corinzi 15:20; cfr. Filippesi 3:21 (Diodati). . GC 313.3

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