Il Fondamento Del Governo Di Dio

Lezione 9, 2° Trimestre 25-31 Maggio 2024.

img rest_in_christ
Condividi questa lezione
Download Pdf

Sabato Pomeriggio, 25 Maggio

Testo Della Memoria:

"Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù.” Apocalisse 12:17


Lo stesso errore è stato ripetuto nei tempi successivi. I precetti umani hanno sostituito i comandamenti di Dio. Esistono anche tra i cristiani istituzioni e usi che non hanno altro fondamento che le tradizioni dei padri. Queste regole, fondate unicamente su un’autorità umana, hanno sostituito ciò che Dio aveva stabilito. Gli uomini si affezionano alle loro tradizioni, rispettano le loro abitudini e odiano coloro che cercano di indicare loro l’errore che commettono. Oggi, quando richiamiamo l’attenzione sui comandamenti di Dio e la fede di Gesù, vediamo nascere la stessa ostilità del tempo del Cristo. È scritto: “E il dragone si adirò contro la donna e andò a far guerra col rimanente della progenie d’essa, che serba i comandamenti di Dio e ritiene la testimonianza di Gesù”. Apocalisse 12:17. SU 297.1

Questo rimanente, che sussisterà tra i segni e i miracoli che accompagneranno il grande e terribile giorno del Signore, è la progenie della donna di cui si parla in Apocalisse 12:17, l'ultima generazione della chiesa sulla terra. “Allora il dragone si infuriò contro la donna e andò a far guerra a quelli che restano della discendenza di lei che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù”. PSCR 139.2

Domenica, 26 Maggio

Il Santuario e la Legge


Leggi Apocalisse 11:19, Esodo 25:16, Esodo 31:18 e Apocalisse 12:17 Cosa indicano questi versetti che si trovava nell'arca dell'alleanza nel Luogo Santissimo del santuario?`

“E il tempio di Dio che è nel cielo fu aperto, e si vide... l’arca del suo patto...” Apocalisse 11:19. L’arca del patto di Dio è nel luogo santissimo, la seconda parte del santuario. Nel rituale del santuario terrestre “...figura e ombra delle cose celesti” (Ebrei 8:5) questa sezione veniva aperta solo nel gran giorno delle espiazioni, per la purificazione del santuario. L’annuncio che il tempio di Dio in cielo era stato aperto, e che l’arca del suo patto era visibile, indica l’apertura del luogo santissimo del santuario celeste nel 1844, quando il Cristo vi entrò per cominciare la fase conclusiva della sua opera di espiazione. Coloro, che con l’occhio della fede, avevano seguito il loro Sommo Sacerdote che inaugurava il suo ministero nel luogo santissimo, videro l’arca del patto. Avendo studiato l’argomento del santuario, avevano capito il cambiamento sopravvenuto nelle funzioni sacerdotali del Salvatore che officiava davanti all’arca di Dio, presentando i meriti del suo sangue in favore dei peccatori. GC 339.1

L’arca del tabernacolo terreno conteneva le due tavole di pietra sulle quali erano scritti i precetti della legge di Dio. L’arca era semplicemente il contenitore delle tavole del decalogo: era la presenza di questi precetti divini che le conferiva valore e carattere sacro. Quando il tempio di Dio in cielo fu aperto si vide l’arca del patto. Nel luogo santissimo del santuario celeste è custodita con cura la legge divina, legge che fu promulgata da Dio stesso in mezzo ai tuoni del Sinai e scritta dal suo stesso dito su tavole di pietra. GC 339.2

La legge di Dio, custodita nel santuario celeste, è il documento originale di quel codice i cui i precetti scritti sulle tavole di pietra e ricordati da Mosè nel Pentateuco erano solo una trascrizione. Coloro che giunsero a comprenderne l’importanza, capirono anche il carattere sacro e immutabile della legge divina. Si resero conto, come mai prima, della forza delle parole di Gesù: “...finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà”. Matteo 5:18. La legge di Dio, essendo una rivelazione della sua volontà e una riproduzione del suo carattere, deve durare eternamente, “fedele testimone nei cieli”. Nessun comandamento è stato annullato, non uno iota o un apice è stato mutato. Dice il salmista: “In perpetuo, o Eterno, la tua parola è stabile nei cieli”; “...tutti i suoi precetti sono fermi, stabili in sempiterno...” Salmi 119:89; 111:7, 8. GC 339.3

Lunedì, 27 Maggio

L'immutabilità della Legge di Dio


Leggi Matteo 5:17, 18; Salmo 111:7, 8; Ecclesiaste 12:13, 14; 1 Giovanni 5:3 e Proverbi 28:9. Che cosa insegnano questi passi biblici riguardo al rapporto del cristiano con la legge?

Lo Spirito di Dio agì nei cuori di coloro che studiavano la sua Parola ed essi si convinsero di avere trasgredito, per ignoranza, questo precetto e di avere trascurato il giorno di riposo del Creatore. Essi cominciarono a esaminare le ragioni che avevano indotto i cristiani a osservare il primo giorno della settimana invece del settimo, che era stato santificato da Dio, ma non trovarono nessuna prova nelle Scritture che il quarto comandamento fosse stato abolito o che il sabato fosse stato sostituito. La benedizione accordata per l’osservanza del settimo giorno non era mai stata annullata. Essi, che avevano cercato onestamente di fare la volontà di Dio, nel riconoscersi trasgressori della sua legge provarono una profonda tristezza e manifestarono la loro fedeltà a Dio santificando il sabato. GC 340.2

Furono fatti numerosi e intensi sforzi per abbattere la loro fede. Nessuno, però, poteva fare a meno di rendersi conto che se il santuario terrestre era una rappresentazione o un modello di quello celeste, la legge collocata nell’arca del patto sulla terra era una trascrizione di quella che si trovava in cielo. GC 340.3 L’accettazione della verità relativa al santuario celeste implicava il riconoscimento delle esigenze della legge di Dio e l’obbligo dell’osservanza del sabato del quarto comandamento. Questo suscitò un’amara e accanita opposizione nei confronti della spiegazione delle Scritture che rivelavano il ministero di Gesù nel santuario celeste. Gli uomini cercavano di chiudere la porta che Dio aveva aperto e di aprire quella che Dio aveva chiuso. “...Colui che apre e nessuno chiude, colui che chiude e nessuno apre...” aveva dichiarato: “Ecco, io ti ho posta dinanzi una porta aperta, che nessuno può chiudere”. Apocalisse 3:7, 8. Il Cristo aveva aperto la porta, attraverso la quale usciva la luce del santuario celeste e aveva iniziato il ministero nel luogo santissimo. Tutto questo permise di comprendere che il quarto comandamento faceva parte della legge. Quello che Dio aveva stabilito non poteva essere modificato dall’uomo. GC 340.4

Coloro che avevano accettato il messaggio relativo alla mediazione del Cristo e il valore eterno della legge di Dio, si resero conto che queste verità erano presentate in Apocalisse 14. I messaggi di questo capitolo costituiscono un triplice avvertimento che deve preparare gli abitanti della terra per il ritorno del Signore. L’annuncio: “...l’ora del suo giudizio è venuta” indica l’opera conclusiva del ministero del Cristo per la salvezza degli uomini e annuncia una verità che deve essere proclamata fino a quando non sarà conclusa l’intercessione del Salvatore; allora egli ritornerà su questa terra per prendere il suo popolo con sé. L’opera del giudizio, iniziata nel 1844, dovrà proseguire finché non siano stati decisi i casi di tutti, vivi e morti, e continuare sino alla fine del tempo di grazia. In questo modo gli uomini saranno pronti ad affrontare il giudizio, il messaggio dice loro: “...Temete Iddio e dategli gloria... e adorate Colui che ha fatto il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque”. Apocalisse 14:7. Il risultato dell’accettazione di questi messaggi è indicato dalle parole: “Qui è la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù”. Apocalisse 14:12. Per essere pronti per il giudizio è necessario che gli uomini osservino la legge di Dio, che servirà come metro di misura del carattere in occasione del giudizio. L’apostolo Paolo dichiara: “...tutti coloro che hanno peccato avendo legge, saranno giudicati con quella legge... nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo...” E dice inoltre che: “...non quelli che ascoltano la legge sono giusti dinanzi a Dio, ma quelli che l’osservano saranno giustificati”. Romani 2:12-16. Per osservare la legge di Dio è indispensabile la fede perché “...senza fede è impossibile piacergli...” (Ebrei 11:6) e “...tutto ciò che non vien da convinzione è peccato”. Romani 14:23. GC 341.1

Martedì, 28 Maggio

Il sabato e la Legge


Leggi Apocalisse 14:6, 7; Apocalisse 4:11; Genesi 2:1-3; ed Esodo 20:8-11. Qual è la relazione tra la Creazione, il Sabato e la Legge di Dio?

Proprio al centro del decalogo c’è il quarto comandamento, come fu proclamato la prima volta: “Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Lavora sei giorni e fa’ in essi ogni opera tua; ma il settimo è giorno di riposo, sacro all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, né tu, né il tuo figliuolo, né la tua figliuola, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero ch’è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l’Eterno fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò ch’è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò l’Eterno ha benedetto il giorno del riposo e l’ha santificato”. Esodo 20:8-11. GC 340.1

Il primo angelo invita gli uomini a temere Dio, glorificarlo e adorarlo come Creatore dei cieli e della terra. Per farlo, essi devono ubbidire alla sua legge. L’autore dell’Ecclesiaste afferma: “...Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell’uomo”. Ecclesiaste 12:15. Senza l’ubbidienza ai suoi comandamenti nessun culto può essere gradito a Dio. “...Questo è l’amor di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti...” 1 Giovanni 5:3. “Se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge, la sua stessa preghiera è un abominio”. Proverbi 28:9. GC 341.2

Il dovere di adorare Dio si basa sul fatto che egli è il Creatore e tutti gli esseri devono a lui la loro esistenza. Nella Bibbia, ogni volta che viene presentata la sua richiesta di rispetto e adorazione al di sopra degli dèi pagani, è sottolineata la sua potenza creatrice: “Poiché tutti gli dèi dei popoli son idoli vani, ma l’Eterno ha fatto i cieli”. Salmi 96:5. “A chi dunque mi vorreste assomigliare perch’io gli sia pari? dice il Santo. Levate gli occhi in alto, e guardate: Chi ha create queste cose?...” Isaia 40:25, 26. “...Così parla l’Eterno che ha creato i cieli, l’Iddio che ha formato la terra, l’ha fatta... Io sono l’Eterno e non ve n’è alcun altro”. Isaia 45:18. Il salmista dice: “Riconoscete che il Signore è Iddio; egli è quel che ci ha fatti, e non noi stessi...” Salmi 100:3 (Diodati). “Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti all’Eterno che ci ha fatti!” Salmi 95:6. Gli esseri santi che in cielo adorano Dio indicano il motivo dell’omaggio: “Degno sei, o Signore e Iddio nostro, di ricever la gloria e l’onore e la potenza: poiché tu creasti tutte le cose...” Apocalisse 4:11. GC 341.3

In Apocalisse 14 gli uomini sono invitati ad adorare il Creatore e la profezia mette in luce, come risultato della proclamazione del triplice messaggio, un gruppo di persone che osservano i comandamenti di Dio. Uno di questi comandamenti indica Dio come Creatore. Il quarto dichiara: “ma il settimo è giorno di riposo, sacro all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo... poiché in sei giorni l’Eterno fece i cieli, la terra, il mare e tutto ciò ch’è in essi, e si riposò il settimo giorno; perciò l’Eterno ha benedetto il giorno del riposo e l’ha santificato”. Esodo 20:10, 11. A proposito del sabato, il Signore dice che esso dev’essere “...un segno... dal quale si conosca che io sono l’Eterno, il vostro Dio”. Ezechiele 20:20. Perché “...in sei giorni l’Eterno fece i cieli e la terra, e il settimo giorno cessò di lavorare, e si riposò”. Esodo 31:17. GC 342.1

“L’importanza del sabato, come memoriale della creazione, è che esso ricorda la vera ragione per cui l’adorazione è dovuta a Dio”. Egli è il nostro Creatore e noi siamo le sue creature. “Il sabato è alla base stessa del culto a Dio, perché insegna questa grande verità nel modo più incisivo e nessun’altra istituzione lo fa. La vera ragion d’essere dell’adorazione resa a Dio, non soltanto il settimo giorno ma costantemente, risiede nella distinzione che esiste fra il Creatore e le sue creature. Questo grande fatto non può mai essere considerato superato e non deve mai essere perso di vista”. GC 342.2 Dio istituì il sabato in Eden affinché questa verità rimanesse sempre presente nella mente degli uomini. Egli è il nostro Creatore e questo rappresenterà il motivo per cui dobbiamo adorarlo e considerare il sabato come un segno e un memoriale. Se il sabato fosse stato osservato universalmente, i pensieri e gli affetti degli uomini sarebbero stati rivolti al Creatore come oggetto di riverenza e di adorazione e non ci sarebbero mai stati idolatri, atei e increduli. L’osservanza del sabato è un segno di fedeltà al vero Dio, “...Colui che ha fatto il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque”. Apocalisse 14:7. Quindi il messaggio che invita gli uomini ad adorare Dio e a osservare i suoi comandamenti, li esorterà a rispettare anche il quarto comandamento. GC 342.3

Mercoledì, 29 Maggio

Il Marchio della Bestia


Leggi Apocalisse 12:12, 17 e Apocalisse 13:7. In che modo questi testi rivelano l'ira di Satana? Perché il diavolo è così arrabbiato con il popolo di Dio del tempo della fine?

In contrasto con coloro che osservano i comandamenti di Dio e hanno la fede di Gesù, il terzo angelo indica un altro gruppo di persone, contro cui viene pronunciato un solenne e terribile avvertimento: “Se qualcuno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, beverà anch’egli del vino dell’ira di Dio...” Apocalisse 14:9, 10. Per comprendere questo messaggio è necessaria una corretta interpretazione dei simboli utilizzati. Che cosa rappresentano la bestia, l’immagine, il marchio? GC 343.1

La serie di profezie in cui si trovano questi simboli inizia da Apocalisse 12, con il dragone che cercò di distruggere il Cristo alla sua nascita. Il dragone è chiamato anche Satana. Cfr. Apocalisse 12:9. Fu lui a suggerire a Erode di uccidere il Salvatore. Lo strumento con cui Satana lottò contro il Cristo e il suo popolo nel corso dei primi secoli dell’era cristiana fu l’impero romano: la religione dominante era il paganesimo. Il dragone, pur rappresentando Satana, è in un senso secondario anche il simbolo della Roma pagana. GC 343.2

Vidi che Satana ordinava ai suoi angeli di far cadere in trappola soprattutto coloro che aspettano il ritorno di Cristo e cercano di osservare tutti i comandamenti di Dio. Satana sosteneva che le chiese erano addormentate. Egli avrebbe aumentato il suo potere e il numero dei suoi miracoli, sarebbe riuscito a tenerli in pugno. “Ma” disse “noi odiamo la setta degli osservatori del sabato; lavorano costantemente contro di noi portandoci via i nostri seguaci per osservare la legge di Dio che noi detestiamo. Andate, fate in modo che coloro che possiedono terreni e beni concentrino le loro attenzioni su queste realtà, fate in modo che anche i loro affetti si concentrino su di esse, e li avremo in pugno. Possono professare quello che vogliono, ma saranno più preoccupati del denaro piuttosto che del successo del regno del Cristo o della diffusione delle verità che noi odiamo. Presentate loro il mondo nel modo più attraente possibile perché lo amino e diventi il loro idolo. PSCR 237.1 PSCR 237.2

Leggi l'Apocalisse 13:4, 8, 12, 15 e l'Apocalisse 14:7, 9-11. Quale tema chiave appare in tutti questi versetti?

Inoltre, la bestia leopardata ha bestemmiato Dio e il Suo tabernacolo per un tempo pari a quello della quarta bestia di Daniele nella sua seconda fase, la Roma ecclesiastica; cioè "un tempo e un tempo e la divisione del tempo" (3 anni e 6 mesi), quaranta e due mesi. È chiaro, quindi, che la bestia leopardata regnò contemporaneamente alla bestia non descritta nella sua seconda fase, la fase della piccola testa di corno. La ferita mortale della bestia leopardata rappresenta quindi il colpo mortale che ha ricevuto dalla Riforma protestante. Quindi la sua testa ferita rappresenta il potere della testa di corno (un'amalgama di poteri civili e religiosi) della bestia di Daniele, spogliata del suo potere civile - decapitata.

La bestia a due corna esercita tutto il potere che la prima bestia, simile al leopardo, esercitava, dimostrando ancora una volta di essere un potere mondiale. In effetti, è necessario un potere di questo tipo per costringere tutti gli abitanti della terra ad adorare come lui comanda, e per mettere in atto un'immagine di governo della Chiesa e dello Stato che è tanto obsoleta quanto il Medioevo stesso. Sì, ci vuole un tale potere per influenzare il mondo, tranne coloro i cui nomi sono scritti nel Libro della Vita dell'Agnello, a inchinarsi ad esso.

Quando verrà emanato il decreto della bestia secondo il quale nessuno può comprare o vendere e deve essere ucciso per non conformità, allora Dio potrà proteggere solo il Suo popolo, le persone i cui nomi sono scritti nel "Libro". Questa è la Sua fedele promessa: "E in quel tempo si alzerà Michele, il grande Principe che sta per i figli del tuo popolo; e ci sarà un tempo di difficoltà, come non c'è mai stato da quando esiste una nazione fino a quel tempo; e in quel tempo il tuo popolo sarà liberato, tutti quelli che saranno trovati scritti nel Libro". Dan. 12:1. 

Giovedì, 30 Maggio

I messaggi dei tre angeli


Leggi Apocalisse 14:12. Quali sono le due caratteristiche identificative di coloro che rifiutano di adorare la bestia? Perché sono entrambe di vitale importanza

"Lo stendardo del terzo angelo ha inciso: "I comandamenti di Dio e la fede di Gesù". Le nostre istituzioni hanno preso un nome che indica il carattere della nostra fede, e di questo nome non dobbiamo mai vergognarci. Mi è stato mostrato che questo nome significa molto, e nell'adottarlo abbiamo seguito la luce che ci è stata data dal cielo.... Il sabato è il memoriale di Dio della Sua opera creativa ed è un segno che deve essere osservato davanti al mondo. 2SM 384.3

"Non dobbiamo scendere a compromessi con coloro che adorano un sabato idolo. Non dobbiamo passare il nostro tempo in polemiche con coloro che conoscono la verità e sui quali risplende la luce della verità, quando distolgono l'orecchio dalla verità per rivolgersi alle favole. Mi è stato detto che gli uomini utilizzeranno ogni politica per rendere meno evidente la differenza tra la fede degli Avventisti del Settimo Giorno e coloro che osservano il primo giorno della settimana. In questa controversia sarà impegnato il mondo intero e il tempo è breve. Non è il momento di abbassare i nostri colori. 2SM 385.1

"Una società è stata presentata davanti a me sotto il nome di Avventisti del Settimo Giorno, che consigliava di non esibire in modo così eclatante lo stendardo o il segno che ci rende un popolo distintivo, perché sosteneva che non era la politica migliore per assicurare il successo delle nostre istituzioni. Questo stendardo distintivo deve essere portato nel mondo fino alla fine della prova. Nel descrivere il popolo residuo di Dio, Giovanni dice: "Ecco la pazienza dei santi: ecco coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesù" (Apocalisse 14:12). Questa è la legge e il Vangelo. Il mondo e le chiese si uniscono in armonia nel trasgredire la legge di Dio, nello strappare il memoriale di Dio e nell'esaltare un sabato che porta la firma dell'uomo del peccato. Ma il sabato del Signore tuo Dio deve essere un segno per mostrare la differenza tra gli obbedienti e i disobbedienti. Ho visto alcuni tendere le mani per rimuovere lo stendardo e oscurare il suo significato.... 2SM 385.2

"Quando il popolo accetterà ed esalterà un sabato spurio e allontanerà le anime dall'obbedienza e dalla fedeltà a Dio, raggiungerà il punto che fu raggiunto dal popolo ai tempi di Cristo.... Qualcuno sceglierà allora di nascondere il suo vessillo, di allentare la sua devozione? Il popolo che Dio ha onorato, benedetto e prosperato, potrà rifiutarsi di testimoniare a favore del memoriale di Dio proprio nel momento in cui tale testimonianza deve essere resa? I comandamenti di Dio non dovrebbero essere più stimati quando gli uomini disprezzano la legge di Dio?" - Manoscritto 15, 1896. 2SM 385.3

Venerdì, 31 Maggio

Approfondimento

Le accuse di Satana rivolte a coloro che cercano il Signore non sono dettate dall’odio per i loro peccati. Al contrario egli esulta per i loro difetti di carattere in quanto sa che solo mediante la trasgressione della legge di Dio potrà affermare il suo potere su di loro. Le sue accuse sono ispirate unicamente dal suo odio per il Salvatore. Ma tramite il piano della salvezza Gesù elimina l’influsso di Satana sulla famiglia umana e la libera dalla sua potenza. Allora tutto l’odio e tutta la malizia del principe del male si inaspriscono in presenza della supremazia del Cristo. Egli mette in atto tutta la sua potenza e la sua astuzia per strappare al Signore gli uomini che hanno accettato la salvezza. Egli li spinge allo scetticismo inducendoli a perdere la fiducia in Dio e a separarsi dal suo amore. Egli li invita a infrangere la legge e poi li reclama come suoi prigionieri contestando il diritto di Cristo di sottrarli a lui. PR 294.2

L’apostolo Giovanni udì in visione una gran voce nel cielo che diceva: “...Guai a voi, o terra, o mare! Perché il diavolo è disceso a voi con gran furore, sapendo di non aver che breve tempo!” Apocalisse 12:12. Le scene che provocano questa esclamazione sono spaventose. L’ira di Satana aumenta nella misura in cui diminuisce il tempo a sua disposizione. Durante il “tempo di distretta”, la sua opera di seduzione e di distruzione raggiungerà il culmine. GC 488.2