La Morte In Un Mondo di Peccato

Lezione 2, 4° Trimestre 1-7 Ottobre 2022

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Sabato Pomeriggio - 1 Ottobre

Testo della memoria:

“Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato...” Romani 5:12.


"Il cuore di Dio non ha mai desiderato i suoi figli terreni con un amore più profondo e una tenerezza più compassionevole di adesso. Non c'è mai stato un momento in cui Dio fosse pronto e in attesa di fare di più per il suo popolo di quanto non lo sia ora. Egli istruirà e salverà tutti coloro che sceglieranno di essere salvati nel modo da Lui stabilito. Coloro che sono spirituali possono discernere le cose spirituali e vedere ovunque i segni della presenza e dell'opera di Dio. Satana, con la sua abile e malvagia strategia, ha condotto i nostri primi genitori dal Giardino dell'Eden, dalla loro innocenza e purezza, al peccato e all'indicibile miseria. Egli non ha cessato di distruggere; tutte le forze che può comandare sono diligentemente impiegate da lui in questi ultimi giorni per cercare la rovina delle anime. Egli si avvale di ogni artificio che può usare per ingannare, confondere e perplimere il popolo di Dio". 3T 455.2

Domenica - 2 Ottobre

Dichiarazioni cariche di tensione

Genesi 2:16, 17; 3:1-4

Perché Dio avrebbe dovuto avvertire Adamo ed Eva se non potevano scegliere liberamente? Mettendosi nei panni di Eva, perché le parole di Genesi 3:1-4 potevano sembrare convincenti?

Come gli angeli, anche gli abitanti dell’Eden dovevano affrontare una prova; la loro felicità sarebbe durata per sempre, a condizione che essi rimanessero fedeli alle prescrizioni divine. La scelta era: ubbidire e vivere oppure disubbidire e morire. Dio li aveva colmati di ricche benedizioni, ma se essi non avessero ubbidito, colui che non aveva risparmiato gli angeli ribelli non avrebbe giustificato neppure la loro trasgressione. Avrebbero perso i doni di Dio e sarebbero stati travolti dalla miseria e dalla rovina. PP 37.4

Per non essere riconosciuto e avere quindi successo nel suo tentativo, Satana scelse di servirsi del serpente, un travestimento adatto per realizzare il suo inganno. A quel tempo, infatti, il serpente era una delle creature più intelligenti e più belle della terra. Aveva ali meravigliose e splendenti: quando volava, esse brillavano di una luce simile a quella dell’oro. PP 38.3

Gli angeli avevano suggerito a Eva di non separarsi mai da suo marito, mentre svolgevano le loro quotidiane occupazioni nel giardino; insieme, il rischio di cedere alla tentazione sarebbe stato minore. Nonostante questi consigli, un giorno, assorbita dal suo piacevole lavoro, ella si allontanò inavvertitamente da Adamo. Quando si accorse di essere sola, intuì il pericolo che stava correndo, ma soffocò i suoi timori: era convinta di avere sufficiente saggezza e forza per riconoscere il male e resistergli.Dimenticati gli avvertimenti degli angeli, si trovò ben presto a contemplare l’albero proibito con un sentimento misto di curiosità e ammirazione. Il frutto era molto bello: Eva si domandò il motivo del divieto. Era il momento opportuno per il tentatore. Come se fosse in grado di leggere nella sua mente, si rivolse a lei dicendo: “...Come! Iddio v’ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?” Genesi 3:1. Eva rimase sorpresa e trasalì: le era sembrato di udire l’eco dei propri pensieri. Ma il serpente continuò con voce armoniosa, adulandola in maniera sottile: le sue parole non erano spiacevoli. Invece di abbandonare quel luogo, la donna si fermò, meravigliata di ascoltare un serpente parlare. Un essere simile agli angeli si stava rivolgendo a lei: in quel momento Eva avrebbe dovuto stare attenta; ella invece non pensò che l’affascinante serpente potesse essere uno strumento dell’angelo ribelle. PP 38.4 PP 38.5

Satana, ci viene detto, non era l'unico peccatore in cielo, perché con lui fu cacciato dal cielo un terzo della schiera angelica (Ap 12, 4). Questi furono cacciati dal cielo perché diedero ascolto alle parole di Lucifero, un uomo del cielo, invece di dare ascolto alla parola di Dio. Questa fu la rovina degli angeli. Lucifero stesso cadde quando aspirò ad essere come Dio.

Questi due peccati - la fiducia nell'uomo e il desiderio di esaltare se stessi - sono ancora oggi i principali elementi di peccato qui sulla terra. Questa fu la pietra d'inciampo di Eva e per molti ancora oggi è la pietra d'inciampo. No, l'appetito da solo non è stato la causa della caduta di Eva. Il serpente non disse: "Devi mangiare di questo frutto perché è meraviglioso, più delizioso di qualsiasi altro frutto del giardino di Dio". Ma disse: "Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male." Gen. 3:5.

Lunedì - 3 Ottobre

Ingannati dal serpente

Genesi 3:1-7

Con quale criterio Eva scelse tra la parola di Dio e quella del serpente?

Gli angeli li misero in guardia contro le insidie di Satana perché i suoi tentativi di ingannarli sarebbero stati costanti. Tuttavia, finché avessero ubbidito a Dio, il male non avrebbe avuto il sopravvento; se necessario, tutti gli angeli del cielo sarebbero accorsi in loro aiuto. Se avessero respinto con fermezza le prime insinuazioni di Satana sarebbero stati al sicuro, proprio come gli angeli. Se invece avessero ceduto alla tentazione, la loro natura si sarebbe corrotta ed essi non avrebbero più trovato la forza e la volontà di resistergli. PP 38.1

La prova della loro ubbidienza e del loro amore per il Signore era costituita dall’albero della conoscenza. Dio aveva posto nell’Eden un solo limite: se Adamo ed Eva avessero mancato di rispettarlo, si sarebbero resi colpevoli. Satana non li perseguitava con continue tentazioni: poteva avvicinarsi a loro solo davanti all’albero proibito. Se Adamo ed Eva avessero tentato di scoprirne il segreto, sarebbero stati esposti ai suoi inganni. Era stato detto loro di prestare molta attenzione agli avvertimenti di Dio e di seguire le sue indicazioni.. PP 38.2

"La conoscenza che Dio non voleva che i nostri primi genitori avessero era la conoscenza della colpa. E quando accettarono le affermazioni di Satana, che erano false, la disobbedienza e la trasgressione furono introdotte nel nostro mondo. Questa disobbedienza al comando esplicito di Dio, questo credere alla menzogna di Satana, ha aperto le porte della sventura sul mondo" - The Review and Herald, 5 aprile 1898. 2MCP 562.1

Il frutto, naturalmente, la attraeva, ma era tentata dall'idea di avere l'opportunità di essere esaltata al trono di Dio, di essere esaltata nella stessa posizione a cui aspirava Lucifero. Lucifero deve aver creduto onestamente che sarebbe stato come Dio se gli angeli in cielo e gli uomini sulla terra avessero preso ordini da lui.

E così vediamo che il Diavolo ha ingannato Eva per gli stessi motivi per cui ha ingannato se stesso e i suoi angeli, con l'unica differenza che ha indotto Eva a mangiare il frutto che lui stesso e i suoi angeli non avrebbero mangiato. Di conseguenza, Eva peccò anche contro il suo essere fisico, prendendo in esso qualcosa che non era stato creato per essere mangiato, e di conseguenza morì. Ma Satana e i suoi angeli vivono ancora.

Questa stessa pietra d'inciampo, il desiderio di esaltare se stessi, ha predominato in tutte le epoche e predomina oggi... Per esempio, ai tempi del Movimento dell'Esodo, c'erano Korah, Dathan e Abiram che aspiravano alla carica di Mosè e Aronne come Lucifero aspirava al trono di Dio, le più alte cariche a cui potessero aspirare. E Lucifero non è forse caduto per il fatto di voler essere al di sopra di tutti gli altri, senza altro scopo che quello di esaltare se stesso? E non fu lo stesso per la caduta di Korah, Dathan e Abiram?

Martedì - 4 Ottobre

Non morirete affatto

Genesi 3:4

Quali sono i molti modi in cui questa menzogna è stata ripetuta nel corso dei secoli?

La dottrina dello stato cosciente dell’uomo nella morte, e soprattutto la credenza che gli spiriti dei defunti ritornino per aiutare i vivi, ha preparato la via allo spiritismo moderno. Questo canale di comunicazione, considerato sacro, dà a Satana la possibilità di attuare i suoi progetti. Gli angeli ribelli, esecutori dei suoi ordini, si presentano come messaggeri del mondo degli spiriti. Mentre afferma di mettere i vivi in comunicazione con i morti, il principe del male esercita sulle loro menti il suo influsso seduttore. GC 431.2

Egli ha il potere di far apparire davanti agli uomini i loro amici defunti. La contraffazione è perfetta: l’aspetto, le parole e il tono della voce vengono riprodotti con precisione straordinaria. Molti sono confortati dalla certezza che i loro cari godano della felicità celeste e, non sospettando nessun pericolo, ascoltano “spiriti seduttori e dottrine di demoni”. Cfr. 1 Timoteo 4:1. GC 431.3

Dopo averli indotti a credere che i defunti ritornino effettivamente per comunicare con loro, fa apparire delle persone che erano morte impreparate e che pretendono non solo di essere felici in cielo, ma di occupare addirittura posizioni elevate. In tal modo si diffonde l’errore secondo cui non c’è differenza fra giusti e malvagi. I pretesi ospiti del mondo degli spiriti, talvolta danno consigli e avvertimenti opportuni, conquistano la fiducia e ne approfittano per esporre dottrine che minano la fede nelle Scritture. Sotto l’apparenza di un profondo interesse per il bene dei loro amici terreni, insinuano gli errori più pericolosi. Il fatto, poi, che essi affermino alcune verità e che talvolta riescano perfino a predire certi eventi futuri, conferisce alle loro affermazioni una credibilità apparente, per cui i loro falsi insegnamenti sono facilmente accolti dalle folle e accettati come se si trattasse delle più sacre verità bibliche. La legge di Dio viene messa da parte, lo Spirito della grazia disprezzato e il sangue del patto considerato inutile. Gli spiriti negano la divinità del Cristo e si mettono sullo stesso piano del Creatore. Sotto un nuovo travestimento, il grande ribelle prosegue la sua lotta contro Dio iniziata in cielo e continuata sulla terra per quasi seimila anni.. GC 432.1

Imitando molto da vicino il cristianesimo popolare, lo spiritismo riesce più facilmente a sedurre e a ingannare. Satana stesso, adattandosi alle realtà attuali, si presenta come un “angelo di luce”. Lo spiritismo farà miracoli, guarirà malati e compirà prodigi innegabili. Inoltre, poiché gli spiriti dicono di credere nella Bibbia, e manifestano rispetto per le istituzioni della chiesa, la loro opera sarà accolta come una manifestazione della potenza divina. GC 459.3

Gen 2:7- “Allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente.”

In questa Scrittura ci viene detto che Dio formò l'uomo dalla polvere del suolo. Poi l'alito di vita fu soffiato nelle sue narici, e così divenne un'anima vivente, che il respiro e il corpo insieme fanno l'anima. Il processo di sviluppo è lo stesso del processo di produzione del ghiaccio: la bassa temperatura e l'acqua fanno il ghiaccio, proprio come il corpo e il respiro fanno l'anima. Quindi, quando il respiro lascia il corpo, l'uomo non è più un'anima vivente - no, non più di quanto il ghiaccio sia ghiaccio dopo essere tornato all'acqua. L'uomo ovviamente non ha un'anima esistente dopo che il respiro lascia il suo corpo, perché il corpo e il respiro insieme fanno l'anima.

Riconosco” dice il saggio “che qualsiasi cosa Dio fa, dura per sempre; non c'è nulla da aggiungere, nulla da togliere. Dio agisce così perché lo si tema.” Qoélet 3:14.

Quoélet 9:5-6- “ I vivi sanno che devono morire, ma i morti non sanno nulla; non c'è più salario per loro, è svanito il loro ricordo. Il loro amore, il loro odio e la loro invidia, tutto è ormai finito, non avranno più alcuna parte in tutto ciò che accade sotto il sole.

Quoélet 3:18-21- “Poi, riguardo ai figli dell'uomo, mi sono detto che Dio vuole metterli alla prova e mostrare che essi di per sé sono bestie. Infatti la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa: come muoiono queste, così muoiono quelli; c'è un solo soffio vitale per tutti. L'uomo non ha alcun vantaggio sulle bestie, perché tutto è vanità. Tutti sono diretti verso il medesimo luogo: tutto è venuto dalla polvere e nella polvere tutto ritorna.Chi sa se il soffio vitale dell'uomo sale in alto, mentre quello della bestia scende in basso, nella terra?”

L'ispirazione, come vedete, ci dice prima come è stato creato l'uomo e com'è fatto, poi ci chiede a bruciapelo: "Chi conosce lo spirito dell'uomo che va verso l'alto e lo spirito della bestia che va verso la terra?". - L'unica risposta che si può dare è che nessuno lo sa, tranne Dio. E poiché Egli ci ha detto che il corpo e l'anima insieme, e non separati, formano l'anima, è chiaro che un uomo morto non ha anima, che il corpo ritorna alla polvere e il respiro ritorna al respiro, al vento. Inoltre, ciò che accade alla bestia, accade anche all'uomo. Entrambi hanno un unico respiro, dice l'Ispirazione, e l'uno non ha alcuna preminenza sull'altro.

Questo è ciò che Dio dice sull'anima, e dovremmo credere a Lui piuttosto che ingannarci con le teorie non ispirate degli uomini che dicono presuntuosamente che l'anima non muore mai, sebbene Dio dica: "L'anima che pecca morirà". Ezechiele 18:4. Quindi, quando l'uomo muore, la sua anima svanisce come il ghiaccio quando la temperatura sale sopra lo zero.

Mercoledì - 5 Ottobre

Le Conseguenze del peccato

Genesi 3, 7-19; Romani 5, 12

Quali furono le principali conseguenze del peccato?

 Dio non avrebbe mai voluto che Adamo ed Eva sperimentassero il male. Era stato generoso nel donare loro ogni possibile beneficio, e li aveva protetti dalla sofferenza. Tuttavia, essi avevano trasgredito il suo ordine, mangiando il frutto proibito: ora ne avrebbero gustato il sapore per sempre. La conoscenza del male si sarebbe rinnovata ogni giorno della loro vita. Da quel momento, l’umanità sarebbe stata perseguitata dalle tentazioni di Satana. Il lavoro, che nell’Eden costituiva un’occupazione piacevole, sarebbe diventato motivo di ansia e di fatica; la delusione, l’angoscia, la sofferenza e infine la morte avrebbero caratterizzato l’esistenza dell’uomo. PP 44.1

In seguito alla maledizione del peccato, la natura avrebbe testimoniato agli occhi dell’uomo il vero carattere e le conseguenze della ribellione contro Dio. All’atto della creazione, Egli aveva infatti affidato ad Adamo l’autorità suprema su tutta la terra e sulle sue creature. Finché l’uomo rimase fedele al Creatore la natura fu sottoposta alla sua supremazia: quando egli trasgredì il comando divino, anche le creature inferiori si ribellarono al suo potere.

Ancora una volta, nel faticoso e travagliato destino dell’umanità risultava evidente l’amore di Dio: il peccato rendeva necessaria una disciplina che sviluppasse l’autocontrollo sugli istinti e sulle passioni distruttive. Essa rientrava nel piano di Dio per riscattare l’uomo dalla rovina e dalla degradazione.. PP 44.3

Gen 3:17- "All'uomo disse: «Poiché hai ascoltato la voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato: «Non devi mangiarne maledetto il suolo per causa tua! Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita.”

Dopo che Adamo cadde nel peccato, cosa gli disse il Signore? - "Poiché hai dato ascolto alla voce di tua moglie, hai fatto ciò che non dovevi e hai mangiato del frutto che ti avevo proibito di mangiare, per questo motivo il suolo è maledetto, non contro di te, ma per causa tua".

L'errore, essendo l'opposto della Verità, avrebbe detto: "Benedetto il suolo per causa tua". E invece di dire: "Nel dolore mangerai per tutti i giorni della tua vita", l'errore avrebbe detto: "Nel piacere mangerai per tutti i giorni della tua vita". In altre parole, mentre Dio pronuncia una maledizione, Satana nelle stesse circostanze pronuncia una benedizione. È così che il mondo, essendo naturalmente sintonizzato sul discorso di Satana, si aspetta di vivere nel piacere per tutti i suoi giorni. Tuttavia, sta avendo un sacco di dolore. In abbondanza.

Gen 3:18- “Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba dei campi.”

Il diavolo, naturalmente, avrebbe detto: "Ti porterà rose e fiori". E invece di comandare: "Mangerai le erbe del campo", avrebbe detto: "Mangerai tutto ciò che troverai nel campo". È vero, non lo dice in un libro, ma lo dice nel cuore di tutti i viventi, che obbediscono con zelo alla sua voce.

Gen 3:19- Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai!.”

Satana avrebbe detto: "Nel piacere mangerai pane finché, nel processo evolutivo, non diventerai come Dio; perché da un atomo insignificante sei stato tratto, e fino a un Dio potente ti evolverai se continuerai ad andare avanti".

Ma cosa disse Dio? - "Con il sudore del tuo volto mangerai il tuo pane per tutti i giorni della tua vita; cioè, per il tuo stesso bene, ora dovrai affrontare delle difficoltà per guadagnarti da vivere, e puoi benissimo riconciliarti con esse". Sebbene questa non fosse la sorte dell'uomo prima del peccato, lo è diventata non appena è stato portato via dal Giardino, non appena si è guadagnato la maledizione.

"Ma", vi chiederete, "perché Dio ha voluto che tutti noi passassimo attraverso difficoltà e dolori prima di essere riportati nell'Eden? Se deve riportarci indietro, perché non l'ha fatto all'inizio, ai tempi di Adamo?". - La risposta a tutte queste domande si trova in:

Luca 15:11-13- “”Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Il più giovane dei due disse al padre: «Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta». Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto.

La storia racconta che in famiglia c'erano due figli. Il più grande scelse di rimanere a casa, ma il più giovane scelse di partire. E sapete cosa accadde poco dopo: Il figlio minore sprecò tutte le sue sostanze in una vita dissoluta.

Sono sicuro che il padre sapeva già in anticipo che il figlio era destinato alle difficoltà. Lo amava e desiderava risparmiare al giovane la vergogna, il dolore e le dure prove a cui stava andando incontro. Il fatto stesso che, al ritorno del ragazzo, il padre lo abbia incontrato mentre era ancora lontano e abbia preparato un banchetto per lui, anche dopo che aveva sperperato i beni paterni e disonorato il nome della famiglia, è una prova sufficiente del fatto che il padre amava il ragazzo in modo supremo. Al ragazzo fu permesso di andarsene da casa solo perché nient'altro che la sua esperienza avrebbe potuto dimostrare la sua follia e provare l'amore del padre per lui.

Cosa costrinse il ragazzo a non amare casa? - Il suo desiderio di vivere in modo dissoluto. Nessun ragazzo o ragazza, nelle stesse circostanze, scappa di casa se non per la speranza di ottenere la libertà e di praticare una vita dissoluta, per fare a piacimento ciò che il cuore carnale desidera fare.

La prodigalità può essere un divertimento temporaneo, ma finisce solo con l'umiliazione e il discredito. Se il prodigo vivesse ai nostri giorni, cosa pensate che farebbe per iniziare la strada del divertimento, per divertirsi? - Sicuramente la prima cosa che farebbe sarebbe comprare, se possibile, un'automobile, abiti eleganti, un anello di diamanti, una spilla scintillante e un orologio da polso. E non trascurerebbe di mettere un fiore al bavero e un fazzoletto di seta in tasca. Forse non c'è nulla di male nell'avere alcuni di questi oggetti, ma di certo non è lodevole e nemmeno di buon gusto adornarsi con tutto ciò che si può indossare. È a dir poco ridicolo addobbarsi alla maniera dei pavoni.

E chi porterebbe a spasso il ragazzo ribelle? - Le ragazze, naturalmente. E dove andrebbero? - Non dove vanno i predicatori e nemmeno in chiesa.

Luca 15:14- “Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.”

Se spendete tutto quello che avete e tutto quello che guadagnate, anche voi, prima o poi, avrete la carestia. La Provvidenza ha portato la carestia per far tornare il ragazzo "se stesso", in sé. Infatti, nessun ragazzo scappa di casa quando è se stesso; e, viceversa, non torna a casa con cognizione di causa prima di essere tornato a se stesso. Così impara la lezione, ma a caro prezzo! A che prezzo!

Luca 15:15-16- “Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla.”

Il prodigo ottenne un lavoro, ma non era "sazio", era ancora nel bisogno.

Luca 15:17-19- “Allora ritornò in sé e disse: «Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati.”

Alla fine scoprì di aver fatto il furbo e cominciò a ragionare con se stesso sull'opportunità di tornare a casa, dicendo: "Pensa a quanti servi ci sono in casa di mio padre e tutti ne hanno in abbondanza. Perché dovrei morire di fame? Ma, cosa dirò quando sarò lì?". Essendo tornato in sé, sentì naturalmente che doveva dire la cosa giusta, quella che lo avrebbe raccomandato al Cielo e alla terra.

Se il ragazzo avesse seguito il consiglio del padre, non avrebbe dovuto essere umiliato. E che umiliazione! E che lezione, non solo per i giovani, ma anche per gli anziani. Sì, ci sono migliaia di persone, giovani e meno giovani, che imparano grandi lezioni, ma spesso pagano un prezzo altissimo solo perché ascoltano sempre le "bufale" del diavolo. Perché si lasciano trasportare così facilmente dai suoi allettamenti? - Solo perché le sue attraenti esche fanno appello alla natura egoista e peccaminosa dell'uomo.

L'umiliazione del prodigo attende tutti i giovani che non approfittano dei consigli degli anziani e tutti gli anziani che non approfittano dei consigli del Signore. Questa è una delle leggi di Dio che nessuno è mai riuscito a eludere.

L'esperienza del prodigo risponde ora alla domanda: "Perché Dio ha allontanato Adamo dal Giardino? Dal momento che Dio deve comunque perdonarlo un giorno, perché non lo ha perdonato subito dopo la caduta e non lo ha riportato nell'Eden? Perché tutta l'umanità non si è salvata dalla miseria e dalla morte prima di tornare all'Eden?

Se Dio avesse permesso ad Adamo ed Eva di rimanere nel Giardino dopo aver peccato e di continuare ad avere accesso all'"albero della vita", avrebbe così perpetuato la loro vita peccaminosa nel loro stato di peccato. Che cosa terribile sarebbe stata: i peccatori avrebbero dovuto vivere per sempre! E se Egli avesse risparmiato loro e i loro discendenti dalle privazioni e dalla morte, non avrebbero potuto rendersi conto di cosa sia la vita di peccato, non più di quanto possa farlo il prodigo prima di passare attraverso la licenziosità, la bancarotta, i lavori forzati e la povertà.

"Ma", direte voi, "se il Signore non poteva portare Adamo ed Eva nel Giardino prima di essere passato attraverso la morte e la risurrezione, doveva proprio maledire la terra e far sì che si guadagnassero il pane con il sudore della fronte?". E perché ha dovuto far sì che mangiassero il loro pane nel dolore per 6.000 anni? - Perché tutti coloro che vogliono entrare nel Regno, ritornare nell'Eden, devono prima tornare a se stessi come il prodigo, perché tutti devono rendersi conto che tutto ciò che è lontano dal Giardino non è altro che pula di porco.

Poiché il lavoro è essenziale e poiché i peccatori per natura non amano il lavoro, le spine e i cardi sono stati creati per costringerli a lavorare per vivere. Se lasciamo le odiose erbacce nel terreno e passiamo il tempo a divertirci, esse soffocheranno i raccolti e noi, come il prodigo, avremo la carestia. Quindi, niente lavoro, niente cibo. Dio, che sa cosa è meglio per noi, ha fatto in modo che ci guadagnassimo da vivere nel modo più duro, lavorando tutto il giorno con poco riposo.

Chi viene da sé, per lui il lavoro è un piacere. Solo gli sciocchi odiano il lavoro.

Giovedì - 6 Ottobre

La prima promessa del Vangelo

Genesi 3:15, 16

Leggere 2 Corinzi 5:21 ed Ebrei 9:28. Che cosa insegnano questi testi su ciò che fu rivelato per la prima volta nell'Eden?

L’uomo venne a conoscenza del piano della salvezza per la prima volta quando ascoltò la sentenza pronunciata nel giardino dell’Eden contro Satana. Il Signore dichiarò: “E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccerà il capo, e tu le ferirai il calcagno”. Genesi 3:15. Quelle parole ebbero per i nostri progenitori il significato di una promessa. Esse preannunciavano infatti il conflitto che avrebbe opposto l’uomo a Satana e dichiaravano che un giorno il potere del male sarebbe stato infranto. Adamo ed Eva erano come dei colpevoli in attesa della sentenza davanti a un giudice giusto. Prima di ascoltare le parole che avrebbero segnato il loro destino di fatica e sofferenza, prima di udire il decreto che li avrebbe condannati a tornare polvere, essi ricevettero parole di speranza. Benché fossero destinati al dolore, a causa di Satana, gli uomini avrebbero infine potuto assistere alla vittoria definitiva del bene sul male.. PP 49.5

Non possiamo assolutamente fraintendere il significato di donna che Dio intendeva dare a questa Scrittura [Gen. 3:15], perché allora c'era una sola donna, Eva, sulla terra. Alla presenza di Adamo ed Eva e del serpente, Dio pronunciò queste parole prevedendo il futuro esito della discendenza di Eva e del serpente. I figli di Eva avrebbero avuto il tallone ammaccato dal serpente, il diavolo. E in cambio, i figli di Eva, la famiglia umana, avrebbero dovuto ammaccare la testa del diavolo, la testa del serpente. Ora sapete che anche se una gamba viene amputata, si può continuare a vivere; ma quando una persona viene decapitata, la sua vita finisce immediatamente. Dio ha predetto qui che ci sarebbe stata inimicizia tra il bene e il male per tutto il tempo. E anche se il serpente avrebbe ferito la famiglia umana, i discendenti di Adamo ed Eva avrebbero infine schiacciato la testa di Satana. "Ma", direte voi, "sarà Cristo a farlo". Non voglio contestare la vostra parola, ma in realtà è Cristo, attraverso la famiglia umana, che lo farà. Infatti, in Geremia 51:20 Dio stesso dichiara che Israele sarà la sua ascia da combattimento, la sua arma da guerra, perché con Israele farà a pezzi le nazioni. Quindi, anche se questo avverrà per volontà e direzione di Cristo, Cristo lo farà attraverso il suo popolo. In questo modo, il suo popolo, che è stato ferito da Satana, alla fine schiaccerà la testa di Satana.

Venerdì - 7 Ottobre

Approfondimento

Satana comprese che tra lui e la donna, tra la sua discendenza e quella di lei sarebbe nata una vera e propria ostilità e che i suoi sforzi, per degradare la natura umana, sarebbero stati ostacolati e in qualche modo, l’uomo avrebbe potuto resistergli. Tuttavia, quando il piano della salvezza fu rivelato nei dettagli, Satana e i suoi angeli gioirono. La caduta dell’uomo, che essi stessi avevano provocato, avrebbe costretto il Figlio di Dio ad abbandonare la sua eccelsa posizione, per assumere la natura umana. Forte di questa sua prima vittoria, Lucifero dichiarò che avrebbe impedito la salvezza degli uomini e sconfitto il Messia, quando Egli sarebbe venuto sulla terra. PP 50.1

Con grande chiarezza, gli angeli del cielo presentarono ai nostri progenitori il piano preparato per la loro salvezza, assicurando loro che nonostante il grave peccato commesso, non sarebbero stati abbandonati a Satana. Il Figlio di Dio, infatti, avrebbe offerto la propria vita per cancellare i loro errori. Il pentimento e la fede avrebbero permesso loro di essere ancora una volta figli di Dio. PP 50.2

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