La Tua benevolenza giunge fino al Cielo

Lezione 7, 1° Trimestre 10-16 Febbraio 2024.

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Sabato Pomeriggio, 10 Febbraio

Testo Di Memoria:

"Ti loderò tra i popoli, Signore,  a te canterò inni tra le genti. perché la tua bontà è grande fino ai cieli, e la tua fedeltà fino alle nubi.” Salmo 57:10-11.


L'esperienza del salmista è l'esperienza che tutti possono fare ricevendo la parola di Dio attraverso la natura e la rivelazione. Egli dice: MH 462.3

"La Tua misericordia, Signore, è nei cieli; e la Tua fedeltà arriva fino alle nuvole. La Tua giustizia è come le grandi montagne; i Tuoi giudizi sono una grande profondità.... MH 463.1

È nostro privilegio elevarci per ricevere una rivelazione più completa del carattere di Dio. Quando Mosè chiese: “...Ti prego, fammi vedere la tua gloria!...” Il Signore non lo rimproverò, ma esaudì la sua preghiera. Egli disse: “...Io farò passare davanti a te tutta la mia bontà, proclamerò il nome del Signore davanti a te...” Esodo 33:18, 19.. OGM 251.1

Il peccato ottenebra la mente e offusca le nostre percezioni. Quando il nostro cuore sarà purificato, la luce della conoscenza della gloria di Dio sul volto del Cristo illuminerà la sua Parola e, riflessa dalla natura, lo rivelerà sempre più come “...misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco di bontà e fedeltà”. Esodo 34:6. Alla sua luce vedremo la luce, fino a quando il nostro spirito, il nostro cuore e la nostra mente saranno rinnovati secondo l’immagine della sua santità. OGM 251.1

Domenica, 11 Febbraio

La Sua misericordia dura per siempre


Leggi il Salmo 136. Quale pensiero predomina in questo salmo? Dove trova il salmista le prove della sua affermazione prevalente?

Quella festa non manifestava soltanto la riconoscenza per il raccolto, ma ricordava anche le attenzioni del Signore per Israele nel deserto. Gli israeliti riproducevano il loro soggiorno sotto le tende, dimorando in capanne fatte di rami verdi, che venivano innalzate nelle strade, nei cortili del tempio e sulle terrazze delle case. Anche le colline e le valli intorno a Gerusalemme si coprivano di quelle abitazioni di foglie e formicolavano di gente. Si celebrava la festa con canti sacri e ringraziamenti. Poco prima che iniziasse, c'era il giorno delle espiazioni in cui il popolo, dopo la confessione dei peccati, si riconciliava con Dio. Così la gioia era completa. “Celebrate il Signore, perch'egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno”. Salmi 106:1. Si cantavano queste parole in coro con l'accompagnamento di ogni genere di strumenti i cui suoni si mescolavano con gli osanna della folla. Il tempio, dove si svolgevano i riti di espiazione, era il centro dell'esultanza generale. Lungo i due lati della scalinata di marmo bianco dell'edificio sacro, il coro dei leviti dirigeva il canto. Gli adoratori, agitando rami di palma e mirto, ripetevano il ritornello, mentre la melodia riecheggiava in altre voci vicine e lontane sino a far risuonare come un concerto di lodi tutte le colline circostanti.. GDN 335.4

Una chiesa può essere la più povera della terra, priva di ogni attrattiva esteriore, ma se i suoi membri applicano i princìpi del carattere di Cristo, gli angeli saranno presenti e parteciperanno al loro culto. Le lodi e i ringraziamenti che scaturiranno dai loro cuori riconoscenti si eleveranno fino a Dio come la migliore delle offerte. Cfr. Salmi 107:1, 2; 105:2, 3; 107:9. PR 283.2

Lodate il Signore perché è buono: perché eterna è la sua misericordia. PR 283.2

Non dobbiamo diffidare del Signore. Le nostre preghiere devono salire in alto; dobbiamo imparare a prendere Dio in parola. Vi rimando anche al 105° salmo. Il Signore desidera che lei appropri queste parole alla sua esperienza personale. Il salmista dichiara: "Rendete grazie al Signore, perché Egli è buono; perché la Sua misericordia dura in eterno". Lo dicano i redenti del Signore". Che la sua fede aumenti e non diminuisca. Ringrazi il Signore per la Sua Parola; questa deve essere la sua fortezza. "Oh, se gli uomini lodassero il Signore per la Sua bontà e per le Sue opere meravigliose verso i figli degli uomini". [Salmo 107:1, 2, 8.] 24LtMs, Lt 68, 1909, par. 11

Fratello mio, guardi il lato positivo delle circostanze. Dica con il salmista: "O Dio, il mio cuore è saldo. Canterò e darò lode, anche con la mia gloria". [Salmo 108:1.] Sii di buon coraggio. Parlate di fede. Non lasci che le nuvole e le prove spengano la sua fede. Tutti avremo delle prove, finché durerà il tempo. Satana lavora per scoraggiare; ma abbia fede. 24LtMs, Lt 68, 1909, par. 12

Lunedì, 12 Febbraio

Crea in me un cuore puro


Leggi il Salmo 51:1-5, 6-19. Perché il salmista si appella alla misericordia di Dio? Come viene rappresentato qui il perdono del peccato? Qual è l'obiettivo del perdono divino?

Nathan guardò il re negli occhi e alzando la mano al cielo, dichiarò solennemente: “Tu sei quell’uomo”. 2 Samuele 12:7. “Perché dunque” continuò “hai tu disprezzata la parola dell’Eterno facendo ciò ch’è male agli occhi suoi?” 2 Samuele 12:9. Il colpevole può tentare, come fece Davide, di nascondere il suo crimine agli uomini, seppellendo per sempre le sue azioni malvage; ma “tutte le cose sono nude e scoperte dinanzi agli occhi di Colui al quale abbiam da render ragione”. Ebrei 4:13. “Non v’è niente di nascosto che non abbia ad essere scoperto, né di occulto che non abbia a venire a notizia”. Matteo 10:26. Nathan continuò: “...Così dice l’Eterno, l’Iddio d’Israele: Io t’ho unto re d’Israele e t’ho liberato dalle mani di Saul... Perché dunque hai tu disprezzata la parola dell’Eterno, facendo ciò che è male agli occhi suoi? Tu hai fatto morire colla spada Uria lo Hitteo, hai preso per tua moglie la moglie sua, e hai ucciso lui con la spada dei figliuoli di Ammon. Or dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa. Ecco, io sto per suscitare contro di te la sciagura della tua stessa casa, e prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo prossimo... Poiché tu l’hai fatto in segreto; ma io farò questo davanti a tutto Israele e in faccia al sole”. 2 Samuele 12:7, 9-12. PP 602.3

Il rimprovero del profeta toccò il cuore di Davide, risvegliando la sua coscienza; e davanti a quella colpa, che gli apparve in tutta la sua gravità, si prostrò pentito davanti al Signore, dicendo con timore: “Ho peccato contro l’Eterno”. 2 Samuele 12:13. PP 603.1

Tutto il male compiuto verso gli altri, al di là di colui che è stato offeso, colpisce Dio. Davide aveva commesso un grave peccato, di cui avvertiva profondamente il peso, sia verso Uria sia nei riguardi di Bath-Sheba. Ma il peccato contro Dio era infinitamente maggiore. PP 603.2

Per quanto non vi fosse nessuno in Israele che potesse eseguire la sentenza di morte dell’unto del Signore, Davide tremava per paura che la sua colpa non fosse perdonata e dovesse essere colpito dal giudizio di Dio. Ma il profeta gli dette questo messaggio: “...L’Eterno ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai”. 2 Samuele 12:13. Per salvaguardare la giustizia, la sentenza di morte, conseguenza del suo peccato, venne trasferita da Davide al bambino. Quindi mentre il re ebbe la possibilità di pentirsi, la sofferenza e la morte del bambino che costituiva una parziale punizione, fu un’esperienza molto più amara di quanto avrebbe potuto essere la sua stessa morte. Il profeta, infatti, aveva detto: “Nondimeno, siccome facendo così hai tu data ai nemici dell’Eterno ampia occasione di bestemmiare, il figliuolo che t’è nato dovrà morire”. 2 Samuele 12:14. PP 603.3

Molti di coloro che leggono la storia del peccato di Davide si chiedono come mai questo episodio sia stato reso pubblico; perché Dio abbia ritenuto opportuno manifestare al mondo l’errore di un uomo che proprio lui aveva onorato. Rimproverando Davide per il suo peccato, il profeta affermò: “...Facendo così tu hai data ai nemici dell’Eterno ampia occasione di bestemmiare...”. 2 Samuele 12:14. Le future generazioni infedeli avrebbero ricordato questo errore di Davide, esclamando con derisione e soddisfazione: “Questo è l’uomo secondo il cuore di Dio!” Avrebbe rappresentato un’offesa per la religione. Dio e la sua Parola sarebbero stati bestemmiati, l’incredulità avrebbe indurito i cuori e molti, sotto l’apparenza della pietà, sarebbero diventati i peccatori più sfacciati. . PP 604.1

La storia di Davide non è affatto di incoraggiamento nei confronti del peccato. Quando seguiva la volontà di Dio, veniva chiamato “l’uomo secondo il cuore di Dio” e quando peccava, cessava di essere leale nei confronti dell’Eterno e poi ritornava a lui attraverso il pentimento. La Parola di Dio dichiara con franchezza: “...Quello che Davide avea fatto dispiacque all’Eterno”. 2 Samuele 11:27. E il Signore tramite il profeta disse a Davide: “Perché dunque hai tu disprezzata la Parola dell’Eterno, facendo ciò che è male agli occhi suoi?... Or dunque la spada non si allontanerà mai dalla tua casa, giacché tu m’hai disprezzato”. 2 Samuele 12:9, 10. PP 604.2

Sebbene Davide si fosse pentito del peccato e fosse stato perdonato e accettato dal Signore, raccolse i frutti di ciò che lui stesso aveva seminato. I giudizi che caddero su di lui e sulla sua famiglia testimoniano che Dio non tollerava il peccato. . PP 604.3

Dio voleva che la storia dell’errore di Davide facesse comprendere che perfino coloro che ha benedetto e favorito non sono al sicuro se dimenticano di pregare e vegliare. Questo è un episodio importante per coloro che hanno cercato di imparare con umiltà la lezione che Dio ha voluto insegnare. Di generazione in generazione migliaia di persone hanno potuto comprendere quali pericoli devono affrontare se sono in potere del tentatore. Il peccato di Davide, un uomo così onorato dal Signore, risveglia sentimenti di umiltà e fa comprendere che solo Dio ci può sostenere tramite la sua potenza per mezzo della fede. Chi sa che la propria forza e la propria salvezza dipendono da lui, teme di fare il primo passo sul terreno di Satana. . PP 605.2

Martedì, 13 Febbraio

Signore, se tieni conto delle colpe


Leggi il Salmo 130. Come vengono rappresentate la gravità del peccato e la speranza per i peccatori?

"A coloro che hanno fatto dei sentieri strani per i loro piedi, il Signore offre parole di incoraggiamento. Accetterà le loro preghiere, se si pentiranno e si convertiranno. Grazie al sacrificio infinito di Cristo e alla fede nel Suo nome, possono ricevere le promesse di Dio. I figli di Adamo possono diventare figli di Dio. Quanto dovremmo essere grati per il fatto che, grazie all'atto di Cristo di assumere l'umanità, agli uomini caduti viene concessa una seconda prova! Cristo li pone su un terreno privilegiato. Grazie al legame con Lui, possono essere lavoratori insieme a Dio. Grazie alla grazia donata quotidianamente da Cristo, possono essere elevati e nobilitati per diventare figli e figlie di Dio. Un tale amore è senza paragoni. TDG 255.2

"Gesù chiede un'obbedienza perfetta. Ci deve essere un lavoro approfondito e pratico. Ogni giorno dobbiamo aumentare la conoscenza della volontà divina. Cristo impartirà il Suo Spirito a tutti coloro che lavoreranno insieme in umiltà". TDG 255.3

"Testimonio ai miei fratelli e alle mie sorelle che la Chiesa di Cristo, per quanto indebolita e difettosa possa essere, è l'unico oggetto sulla terra a cui Egli concede la Sua suprema considerazione. Mentre estende a tutto il mondo il Suo invito a venire a Lui e ad essere salvato, incarica i Suoi angeli di prestare l'aiuto divino ad ogni anima che viene a Lui in pentimento e contrizione, e viene personalmente con il Suo Spirito Santo in mezzo alla Sua chiesa. "Se Tu, Signore, segnassi le iniquità, Signore, chi resterebbe in piedi? Ma presso di Te c'è il perdono, affinché Tu sia temuto. Aspetto il Signore, la mia anima aspetta, e nella Sua parola spero. L'anima mia aspetta il Signore più di coloro che vegliano per il mattino.... Israele speri nel Signore, perché con il Signore c'è misericordia e con Lui c'è un'abbondante redenzione. Ed Egli riscatterà Israele da tutte le sue iniquità". TM 15.1

"Ministri e tutta la Chiesa, lasciate che questo sia il nostro linguaggio, da cuori che rispondono alla grande bontà e all'amore di Dio per noi come popolo e per noi individualmente: "Israele speri nel Signore d'ora in poi e per sempre". "Voi che state nella casa del Signore, nei cortili della casa del nostro Dio, lodate il Signore, perché il Signore è buono; cantate le lodi al Suo nome, perché è piacevole. Perché il Signore ha scelto Giacobbe per Sé e Israele come Suo tesoro particolare. Perché so che il Signore è grande e che il nostro Signore è al di sopra di tutti gli dei". Considerate, fratelli e sorelle, che il Signore ha un popolo, un popolo eletto, la Sua Chiesa, per essere il Suo, la Sua fortezza, che tiene in un mondo devastato dal peccato e dalla rivolta; ed Egli ha voluto che in esso non si conoscesse alcuna autorità, che non si riconoscesse alcuna legge, se non la Sua". TM 15.2

Mercoledì, 14 Febbraio

Lode al Dio maestoso e misericordioso


Leggi i Salmi 113 e 123. Quali sono i due diversi aspetti del carattere di Dio descritti in questi salmi?

La grandezza di Dio è per noi incomprensibile. “Il Signore è nel suo tempio santo; il Signore ha il suo trono nei cieli” (Salmi 11:4), però, mediante il suo Spirito, è presente dappertutto. Egli ha un’intima conoscenza di tutte le sue creature e manifesta per loro un interesse particolare.. PEC 77.3

La conoscenza che hai di me è meravigliosa, troppo alta perché io possa arrivarci”. Salmi 139:2, 3, 6; cfr. Giobbe 26:6; Salmi 113:5, 6; Salmi 139:7-10.. PEC 77.4

Il Creatore di tutte le cose ha predisposto la capacità di adattare i mezzi con i fini e di supplire alle necessità. Nel mondo materiale ha provveduto affinché ogni desiderio legittimo potesse essere appagato. Ha creato l’anima umana, rendendola capace di conoscere e di amare. Non è nella natura di Dio permettere che le esigenze della vita interiore restino senza una risposta. Nessun principio astratto, nessuna essenza impersonale o semplice astrazione possono placare i desideri e le aspirazioni degli esseri umani in questa vita di lotta contro il peccato, la tristezza e la sofferenza. Non basta credere nella legge e nella sua forza, nelle cose che non hanno valore e non rispondono alle invocazioni di aiuto. Abbiamo bisogno di conoscere un braccio onnipotente che ci sostenga, un amico infinito che abbia pietà di noi. Abbiamo bisogno di stringere una mano calda di affetto e di confidare in un cuore pieno di tenerezza. È così, del resto, che Dio si è voluto rivelare nella sua Parola. . PEC 77.5

"Dio ci chiede di dimostrare la nostra fedeltà a Lui attraverso un'obbedienza indiscussa. Quando decidiamo di seguire una strada, non dobbiamo chiederci solo se vediamo che ne deriverà un danno, ma se è contraria alla volontà di Dio. Dobbiamo imparare a diffidare di noi stessi e ad affidarci completamente a Dio per la guida e il sostegno, per la conoscenza della Sua volontà e per la forza di eseguirla. Dobbiamo essere molto in comunione con Dio. La preghiera in segreto, la preghiera mentre le mani sono impegnate nel lavoro, la preghiera mentre si cammina per strada, la preghiera nella stagione notturna, i desideri del cuore che salgono sempre a Dio: questa è la nostra unica sicurezza. In questo modo Enoc camminava con Dio. In questo modo il nostro Esemplare ottenne la forza di percorrere il sentiero spinoso da Nazareth al Calvario". TMK 252.3

Giovedì, 15 Febbraio

Non dimenticare nessuno dei Suoi benefici


Leggi il Salmo 103. Come viene rappresentata qui la misericordia di Dio?

"Veniamo a Dio nel nome di Gesù con un invito speciale, ed Egli ci accoglie nella sua camera di udienza, e impartisce al cuore umile e contrito quella fede in Cristo grazie alla quale è giustificato, e Gesù cancella come una spessa nuvola le sue trasgressioni con il sole splendente del suo amore, e il cuore confortato esclama: 'O Signore, io ti loderò; anche se ti sei adirato con me, la tua ira si è allontanata e tu mi hai confortato'. [Isaia 12:1.] Comprenderà nell'esperienza le parole di Paolo: 'Con il cuore si crede alla giustizia e con la bocca si confessa la salvezza'. [Diventa un agente santificato che Dio può impiegare per realizzare i suoi nobili scopi. Rappresenta quindi Cristo, mostrando al mondo la Sua misericordia e il Suo amore. Ha una testimonianza che desidera che gli altri ascoltino e, nel linguaggio del salmista, dice: 'Benedici il Signore, o anima mia; e tutto ciò che è in me, benedica il suo santo nome. Benedici il Signore, o anima mia, e non dimenticare tutti i suoi benefici; che perdona tutte le tue iniquità; che guarisce tutte le tue malattie; che riscatta la tua vita dalla distruzione; che ti corona di amorevolezza e di tenera misericordia". [Salmo 103, 1-4]". CE 128.1

Il nostro Padre celeste non richiede da noi né più né meno di quanto siamo in grado di fare secondo le capacità che ci ha dato. Non ci grava di un fardello che non possiamo portare: “Poiché egli conosce la nostra natura; egli si ricorda che siam polvere”. Salmi 103:14. Tutto ciò che esige da noi possiamo anche farlo con la sua grazia. PV 251.3-PV 251.4

"L'appartenenza alla Chiesa non ci garantisce il Paradiso. Dobbiamo rimanere in Cristo e il Suo amore deve rimanere in noi. Dobbiamo progredire ogni giorno nella formazione di un carattere simmetrico. 'Siate dunque perfetti, come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli'. [Matteo 5:48.] Come Dio è perfetto nella sua sfera, così noi dobbiamo essere perfetti nella nostra. C'è un grande lavoro davanti a noi individualmente, per raggiungere questo standard elevato. I nostri risultati saranno solo in funzione dello sforzo che faremo, il nostro carattere sarà solo quello che sceglieremo di rendere; perché attraverso l'aiuto divino che ci è stato promesso, possiamo superare. Gesù 'conosce la nostra struttura; si ricorda che siamo polvere'. [Salmo 103:14] Con pietosa tenerezza, ci darà l'aiuto e la forza di cui abbiamo bisogno". GW92 446.3

Venerdì, 16 Febbraio

Approfondimento

Dobbiamo trasmettere ai nostri figli la conoscenza di Dio rivelata nella sua Parola. Fin dall’età della ragione essi dovrebbero imparare il nome di Gesù e familiarizzarsi con la sua vita. Nelle loro prime lezioni dovrebbero apprendere che Dio è il loro Padre e che gli devono un’ubbidienza affettuosa. La Parola di Dio deve essere letta e ripetuta ai bambini con un atteggiamento di profondo rispetto e tenerezza, scegliendo quei brani che possono comprendere e che susciteranno la loro attenzione e il loro interesse. Soprattutto devono imparare a conoscere l’amore di Dio rivelato in Cristo e la grande lezione: “OGM 248.5

...Se Dio ci ha amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri”. 1 Giovanni 4:11. OGM 248.5

I giovani devono fare della Parola di Dio il nutrimento della mente e dello spirito, della croce del Cristo la scienza di ogni forma di educazione, il centro di ogni insegnamento e studio. Essa deve essere presente nell’esperienza quotidiana e nella vita pratica. Il Salvatore rappresenterà per i giovani il compagno e l’amico di ogni giorno. Ogni pensiero sarà finalizzato all’ubbidienza del Cristo. Essi potranno dire come l’apostolo Paolo: “OGM 248.5

..Non sia mai che io mi vanti di altro che della croce del Signore Gesù Cristo, mediante la quale il mondo, per me, è stato crocifisso e io sono stato crocifisso per il mondo”. Galati 6:14. -OGM 249.1